Catechesi: come ricominciare?

Lunedì 7 settembre 2020 il nostro Arcivescovo, mons. Cesare Nosiglia, ha inviato ai parroci, ai catechisti e alle famiglie due lettere con indicazioni importanti per ricominciare la catechesi in parrocchia con tutti coloro che iniziano o proseguono il loro percorso di Iniziazione alla vita cristiana, nei modi adatti alla situazione pandemica e alle sue incertezze. Trovate qui il testo inviato alle famiglie.

 

Cari genitori,desidero raggiungervi in questo tempo particolare per manifestarvi la mia vicinanza e la mia preghiera: è un periodo complesso e delicato che segna profondamente le nostre vite. Anche la comunità cristiana è stata obbligata a rivedere la programmazione pastorale, i calendari e le possibilità di incontro. Vorremmo ricominciare, nei modi adatti a questa situazione e alle sue incertezze, la catechesi in parrocchia con tutti coloro che iniziano o proseguono il loro percorso di iniziazione alla vita cristiana. Per questo vi invito ad avviare o continuare il dialogo con i catechisti e i preti delle vostre parrocchie, magari coinvolgendo anche padrini e madrine, per pensare insieme come e quando riprendere. In particolare, per i genitori dei ragazzi che attendono di celebrare uno dei sacramenti dell’iniziazione –la (prima) partecipazione all’Eucaristia, la Cresima – o la Riconciliazione e non hanno potuto farlo nel Tempo di Pasqua a causa della pandemia, sarà l’occasione per progettare i tempi e i modi del cammino verso la celebrazione e dell’accompagnamento dopo la festa. I sacramenti potranno essere celebrati tra settembre e dicembre 2020, a piccoli gruppi di ragazzi con le loro famiglie e la comunità riunita. Poiché è nel cuore della comunità che si vive e si testimonia l’unione nella fede e nell’amore, vi invito ad accogliere, con gioia e responsabilità, la proposta di partecipare, insieme con i vostri figli, alla proposta degli incontri e alla messa domenicale. È questa comunità, di cui siete parte, che insieme a voi, ai ragazzi e ai catechisti preparerà al meglio la celebrazione dei sacramenti: partecipando attivamente con canti e preghiere e testimoniando la gioia di accogliere il dono che Dio, in essi, fa alla Chiesa. Per i bambini e i ragazzi che iniziano quest’anno, o riprendono il cammino già avviato negli anni scorsi, e per le loro famiglie, suggerisco di iniziare a incontrarsi in parrocchia in Avvento. I mesi compresi tra settembre e novembre non saranno una “pausa”. Valorizzeremo questo tempo per prepararci al meglio: i catechisti dedicheranno tempo alla formazione e insieme –famiglie, catechisti e comunità tutta – ci incontreremo per continuare a conoscerci e “mantenere i contatti” e per condividere la vita cristiana nella quale desideriamo che i nostri ragazzi crescano. Cari genitori, è attraverso di voi che il Signore rivela ai vostri figli la sua presenza e la sua amicizia. Ciò che i ragazzi vivono in famiglia ha un valore prezioso ed unico per la scoperta e la crescita nella fede. Gesti, atteggiamenti, parole e insegnamenti di vita quotidiana, semplici momenti di preghiera vissuti insieme in casa, la cura delle relazioni e del tempo condiviso sono una palestra di comunione, di fraternità, dei servizio e di perdono che vale molto più di ogni pur necessario insegnamento da parte dei catechisti e dei preti. Vi ringrazio di cuore e invito voi e i vostri figli ad accogliere queste mie indicazioni, preparando con fede e riconoscenza le celebrazioni dei sacramenti e il tempo dell’Avvento. Il tempo di grazia che viviamo in questi mesi ci aiuti a esprimere la nostra riconoscenza al Signore, testimoniando a tutti, fiducia e speranza. Vi benedico di cuore.

Cesare vescovo, padre e amico

Abdurahman e la passione per il Rap

Ciao a tutti, io mi chiamo Abdurahman, ho 22 anni e vengo dalla Guinea, sono nato a Dalaba ma sono cresciuto a Kankan. Rispetto al mio paese posso raccontarvi che la capitale della Guinea è Conakry e che la lingua ufficiale è il francese che si accompagna a tutti i dialetti sudanesi che vengono parlati sul territorio. Sulla città in cui sono cresciuto, Kankan, posso dirvi, per quello che mi ricordo che, nel 2010 sino al 2015 ci fu Kramo Solo, che fu un personaggio molto importante a livello religioso poiché benediceva tutte le persone che si rivolgevano a lui ed ogni sua benedizione si realizzava. 

Sono ospite nell’housing  “San Salvario House” da luglio, all’interno dell’housing ho conosciuto delle persone molto simpatiche e disponibili, alle quali ogni tanto chiedo aiuto e consigli e con i quali nel tempo libero ci teniamo compagnia.

Ho da sempre il grande sogno di fare musica, mi piace molto il Rap e l’Afro Beat al punto tale che ho creato un gruppo che si chiama “Foulah gang”, il nome “Foulah” rappresenta la nostra etnia mentre con “Gang” intendiamo non solo il gruppo ma la parola è stata scelta per esaltare le caratteristiche positive, ovvero “coloro che combattono per il bene”. 

La “Foulah Gang” è composta da 7 persone,ci sono due cantanti, di cui uno sono io, e con tutti gli altri ragazzi della crew ci aiutiamo a vicenda per poter produrre gli afro beat, registrare i pezzi e creare i video delle canzoni.

Il gruppo musicale è nato quasi un anno fa, ma tra di noi ci siamo conosciuti circa 3 anni fa in Sicilia, la caratteristica del nostro gruppo e che siamo tutti guineani, i pezzi  che creiamo li scriviamo sia io e l’altro cantante, quando canto io i pezzi sono o, in pular che è la mia lingua madre, o in italiano. Il mio amico invece scrive e canta i pezzi in pular e in  patois giamaicano che è una sorta di dialetto inglese in cui alcune parole vengono sostituite con termini giamaicani.

Quando ero piccolino mi piaceva molto ascoltare la musica con i miei amici, ho iniziato a fare musica quando sono arrivato in Italia ed il rap è rimasta la mia musica preferita ma siccome nel mio paese piace molto l’afro beat e la dancehall mi piacerebbe specializzarmi anche in quel genere musicale. Quest’estate tutte le volte che ho potuto sono andato a sentire i miei amici suonare, fare freestyle e creare gli afrobeat e da loro ho cercato e cerco tuttora di imparare tutto quello che posso, anche perchè, purtroppo non ho frequentato nessuna scuola di musica anche se mi piacerebbe molto farla per poter imparare tutto quello che c’è da sapere.

Un giorno, mi piacerebbe diventare famoso a livello mondiale, non vi preoccupate so che è molto difficile ma ci proverò con tutte le mie forze, ad ora ho scritto tre canzoni, ma quella che mi piace di più si intitola “Diallo Money Gang “ ed in questa canzone ho raccontato la mia storia e di come ho imparato ad affrontare le avversità, il tema principale della canzone è che non si può giudicare nessuno a maggior ragione quando non sappiamo nè la sua storia nè quello che accadrà domani. Poi ho scritto due canzoni che ho dedicato ad una ragazza che amavo ma con la quale, purtroppo, le cose non sono andate troppo bene.

Le altre canzoni sulle quali sto lavorando trattano sempre il tema del giudizio e racconto sempre un po’ di quello che succede nella mia vita, questi ultimi pezzi sono ancora in fase di ridefinizione sia a livello di beat che di testo.

Ora vi saluto e vi lascio un pezzo tratto dalla canzone che ho scritto dal titolo “Gucci Gang”

 

Quando abitavo in casa popolare, mi  riuscivo solo ad isolare

ora sono in viaggio con il mio zaino sulle spalle,

sto camminando verso le montagne,

vedo solo farfalle nere e farfalle bianche 

ma non ho visto nessuno che mi ha chiesto se ho fame”