L’estate di Halefom a San Salvario House

Oggi conosciamo meglio un ospite dell’housing San Salvario House: Halefom

 

“Ciao! Mi chiamo Halefom ed ho 32 anni, vengo dall’Eritrea, per la precisione da Mendefera. Mendefera ha una storia molto interessate! 

La città è collocata su due colline e prende il nome dalla collina situata al centro della città;  la leggenda di questa città narra che prima vi era una fitta giungla, dove vagavano animali selvatici che rendevano impossibile a chiunque vivere ed entrare ma solo i coraggiosi riuscivano ad entrare; il nome “Mendefera” significa “nessuno osò” ed è un importante promemoria per il popolo tigrino della dura e forte resistenza che venne opposta al popolo italiano.Quando sono nato io però la foresta non c’era più ed al suo posto c’era una città, la città che Mendefera è adesso, ricca sia di fabbriche di piccole e medie dimensioni sia di mercati.  

Vivo nell’housing “San Salvario House” da quasi un anno ed ho stretto amicizia con gli altri ragazzi che vivono con me, vado d’accordo con tutti e mi piace ridere e scherzare con loro, chiacchierare del più e del meno ma anche ascoltare le loro storie e mi piacciono le cene comuni che organizziamo dove ognuno porta qualcosa e lo condivide con gli altri.

E’ stato un anno particolare per il lockdown che c’è stato a causa del virus COVID-19 ma per me è stato un anno speciale del quale sono molto contento perchè ho ripreso il mio percorso di studi in biologia cellulare e molecolare all’università di Torino che era un mio grande sogno, ho da poco terminato la sessione esami ed è finalmente arrivata l’estate!

A luglio ho partecipato all’estate ragazzi del San Luigi dove mi occupavo dell’accoglienza dei bambini misurando loro la temperatura, poi però tornavo a casa a studiare.

Adesso che la sessione esami è finita posso finalmente andare in vacanza ed andrò a trovare mio fratello Habtom a Vienna e starò con lui per due settimane. 

Per il nostro viaggio abbiamo previsto di girare un po’ Vienna dove visiteremo il museo ed il teatro di Mozart, abbiamo poi deciso di visitare Salisburgo e tra le cose importanti da fare c’è anche quella di andare a mangiare la torta Sacher, che da quanto ho capito è tipica di Vienna; è una torta buonissima con tanto cioccolato, come piace a me, ed un po’ di marmellata.

Al mio ritorno a Torino spero di organizzare qualche gita al mare o in montagna con i ragazzi dell’housing e di godermi in tranquillità gli ultimi giorni di vacanza prima che ricomincino i corsi all’università e la sessione esami.”