Educare verso la LIBERTA’: Famiglia in gioco

In questo ultimo incontro, che si terrà Mercoledì 3 Aprile  alle 18.00 presso l’Oratorio San Luigi, interverrà Don Domenico Cravero, parroco della Diocesi di Torino, psicologo, psicoterapeuta, sociologo e scrittore, fondatore della cooperativa sociale Terra Mia che opera nell’ambito specifico della dipendenza da sostanze patologiche. E’ promotore di scuole per genitori e di servizi educativi e terapeutici per le famiglie. Grazie alla sua esperienza, al suo contributo e alla sua disponibilità a rispondere alle domande dei partecipanti, si rifletterà sul ruolo centrale della famiglia nel prendersi cura dei figli e soddisfare in modo adeguato i loro bisogni, funzioni indispensabili per favorire una crescita armoniosa. Moderatore dell’incontro sarà Matteo Aigotti, coordinatore educativa di strada dell’Oratorio San Luigi.

Domenica insieme al parco del Valentino con Spazio anch’io

Domenica 31 marzo 2019 si svolgerà la “Domenica insieme al Valentinodalle 15:00 alle 17:30 a Spazio anch’io. Evento organizzato dall’Oratorio san Luigi.
La giornata inizierà con un torneo di calcio alle 15:00 (gratuito), per il quale è chiesto di inscriversi la dominca stessa alle 14:30 presso Spazio anch’io (oppure passare durante la settimana a iscriversi presso gli educatori), per i genitori e figli ci sarà anche il torneo di calcio balilla e il ping pong. La giornata finirà verso le ore 17:30 con la merenda per tutti.

Ci sarà Attività, giochi e animazione per genitori e figli che non partecipano al torneo.

Venite numerosi !

Scarica qui l’invito

 

 

Educare verso la LIBERTA’: Tempo libero e divertimento

Dopo il successo del primo incontro tenutosi mercoledì 13 Marzo 2019 all’Oratorio San Luigi sul tema Costruire un linguaggio comune, continua il ciclo di incontri Educare verso la LIBERTA’.
Mercoledì 20 Marzo 2019, all’Oratorio San Luigi dalle 18.00 alle 20.00, ci sarà il secondo appuntamento dal tema Tempo libero e divertimento. L’incontro vuole essere un’occasione di condivisione tra adulti dove interverranno gli educatori di strada dell’Oratorio e racconteranno la loro presenza fra i giovani. Questa esperienza acquisita sul campo in questi anni di lavoro sarà utile per conoscere meglio come gestiscono i giovani il proprio loro tempo libero, per capire come aiutarli a scegliere di fermarsi di fronte a divertimenti pericolosi diventando promotori di valide alternative. Durante l’incontro verrà proposto ai partecipanti di prendere parte a dei gruppi di lavoro per analizzare delle specifiche situazioni di rischio. Condurranno l’incontro Marco Mele, educatori di strada dell’Oratorio San Luigi, e Chiara Beltramino, volontaria SCN operatrice educativa di strada dell’Oratorio San Luigi. Modererà l’incontro Manuele Marco.
Vi aspettiamo numerosi.

Educare verso la LIBERTA’ – Dipendenze, che fare?

Dipende, da che dipende, da che punto guardi il mondo tutto dipende (Jarabe de Palo)

Mercoledì 13 Marzo 2019, all’Oratorio San Luigi di via Ormea 4, dalle 18.00 alle 20.00, inizierà un ciclo di quattro incontri sul tema Educare verso la LIBERTA’ – Dipendenze, che fare?. Gli incontri sono dedicati agli adulti, genitori, educatori e tutti coloro che desiderano conoscere i bisogni dei bambini, degli adolescenti e dei giovani. Gli incontri avranno tutti approfondimenti differenti e hanno come obiettivi quelli di acquisire un linguaggio semplice, corretto e condiviso, comprendere i bisogni non appagati e le sofferenze inespresse che stanno all’origine dello sviluppo di una dipendenza, parlare delle questioni relazionali alla base del problema e condividere strategie efficaci per prevenire e affrontare le dipendenze. Gli appuntamenti continueranno nei seguenti quattro mercoledì di Marzo e nel primo mercoledì di Aprile. Gli esperti che interverranno saranno salesiani, professionisti del sociale dell’oratorio, il Nucleo di prossimità della Polizia Municipale, il Comando dei Carabinieri di San Salvario, O.N.D.A.1, Gruppo Abele e la Cooperativa Sociale Terra Mia.

Movida Spirituale: Per chi vivo?

“È bene ricevere un bagno di popolo. Condividere la vita della gente e imparare a scoprire quali sono i suoi interessi e le sue ricerche, quali sono i suoi aneliti e le sue ferite più profonde; e di che cosa ha bisogno da noi. Ciò è fondamentale per non cadere nella sterilità di dare risposte a domande che nessuno si fa”
Papa Francesco 

L’appuntamento della Movida Spirituale in largo Saluzzo permette ai salesiani e ai giovani del territorio di ricevere – come dice papa Francesco- un mare di bene da un bagno di folla.
Questa condivisione di vita con i giovani della notte aiuta a scoprire i loro interessi, le loro passioni, le loro preoccupazioni e le domande più grandi che portano nel cuore. E’ una bella e semplice occasione per farsi vicini e per risvegliare in loro il senso di Dio e le domande fondamentali della vita.

Ecco perché Venerdì 1 marzo 2019, dalle 21.30 alle 24.00, presso la chiesa santi Pietro e Paolo in via Saluzzo 25/bis, si terrà l’appuntamento della Movida Spirituale dal tema “Per chi vivo? Amore e senso della vita”.
All’interno della chiesa ci sarà la possibilità di vivere un momento di adorazione eucaristica e di fermarsi qualche minuto in preghiera aiutati dal canto. Nel sagrato ci si potrà sfidare a calcio balilla, bere del tè caldo e cantare insieme canzoni del repertorio giovanile sul tema proposto. Il tutto sarà organizzato dalla comunità salesiana del san Giovannino, dalla parrocchia Santi Pietro e Paolo con la collaborazione dei novizi salesiani di Monte Oliveto – Pinerolo e degli studenti di teologia della Crocetta.

Vi aspettiamo!!!

Festa di Carnevale 2019

Venerdì 1 marzo 2019 dalle 16.30 alle 19.00 festeggeremo il Carnevale presso l’Oratorio santi Pietro e Paolo in via Giaccosia 8.

Si trascorrerà un pomeriggio super mega fantastico. Ci sarà la classica sfilata in maschera dove verrà premiata la maschera più bella!!! Ci saranno giochi, animazione, merenda e… tanto divertimento!

L’Oratorio San Luigi si sposterà all’Oratorio Santi Pietro e Paolo fino alle 19.00.

 

La vita di Mario pensionato Telecom al Servizio della comunità

Il Corriere della Sera di venerdi 8 Febbraio parla dell servizio dato da signor Mario alla comunità locale.
“Si è messo al servizio del territorio per favorire la comunione tra tutte le realtà.”

La vita di Mario al servizio della comunità
La dedizione nei confronti degli altri e di quell’agire sociale che di questi tempi è cosa rara e preziosa. Un vita trascorsa all’insegna di grande umanità nell’impegno pubblico. Principi per i quali è vissuto Mario Senigagliesi, tecnico Telecom in pensione. Il suo resta l’esempio di un grande uomo, di squisita generosità e disponibilità che ha dato un’indimenticabile lezione di vita. “Si è messo al servizio del territorio per favorire la comunione tra tutte le realtà. È stata una persona che ha saputo costruire unione, sinergie e amicizia”.
Cosi lo ha ricordato il parroco don Mauro. Mario Senigagliesi è morto martedì nel quartiere San Salvario a Torino, dove abitava. Aveva 66 anni. Il funerale si è celebrato ieri nella parrocchia SS. Pietro e Paolo Apostoli a Torino.
(an. ch.)

La festa di don Bosco al San Giovannino-San Luigi

“Giovannino Bosco aveva per compagno di pascolo un certo Secondo Matta, garzone di una fattoria vicina. Questi di solito riceveva per la colazione un pezzo di pane nero mentre Giovannino riceveva da mamma Margherita una bella fetta di pane bianco. Spesso Giovannino diceva a Secondo: – Mi fai un piacere? – Volentieri. – Facciamo cambio del pane? – Perché? – Il tuo dev’essere più gustoso del mio, o almeno, mi piace di più. Secondo, nella sua semplicità, pensando che Giovannino tro­vasse il suo pane realmente più gustoso, accettava subito. Così continuò per tre primavere consecutive, quan­tunque il pane nero e duro di Secondo non fosse davvero una ghiottoneria. Solo quando fu adulto Secondo Matta si rese conto della bontà di Giovannino Bosco.”

Con queste parole iniziava l’omelia di don Enrico Stasi durante la santa Messa da lui presieduta nella chiesa del San Giovannino domenica 3 febbraio, giorno scelto per festeggiare Don Bosco nella nostra casa. Il ricordo andava a quando, negli anni Settanta, don Enrico frequentava l’oratorio San Luigi e ricevuto un libretto contenente la storia di Don Bosco, si appassionava del nostro santo amico dei giovani. Chiesa stracolma per vivere tutti insieme un giorno importante, un giorno di festa, un giorno di gioia in fraternità. Dopo l’eucarestia tutti in cortile dell’istituto (oggi collegio universitario, un tempo scuola elementare e media) per una indimenticabile foto di gruppo con lo sfondo la chiesa che proprio don Bosco fece costruire nel lontano 1882. Il cortile si animava subito di canti, di balli, di esibizioni, di poesie recitate come piaceva a chi, nel 1847 fondava il nostro oratorio San Luigi. Gli ex-allievi erano presenti con un cartellone di ricordi: tante le foto che ritraevano come eravamo e … come siamo cambiati. Poi l’Auxilium san Luigi con i ragazzi del calcio, il gruppo del catechismo, gli animatori dell’oratorio, l’educativa di strada, gli universitari, il gruppo che segue i corsi professionali, il gruppo anziani e la comunità minori si sono resi protagonisti animando il cortile ciascuno con un proprio stand. Alle 13 tutti a pranzo in oratorio san Luigi: lasagne, carne patatine e tiramisù su hanno tenuto tutti con le gambe sotto i tavoli per un bel momento conviviale. Nel pomeriggio tornei sportivi per i più piccoli e film con tematica educativa per i più grandi. Titolo: “Come diventare grandi nonostante i genitori”, film molto apprezzato sulla tematica della crescita dei nostri ragazzi tra i tanti ostacoli da superare. Insomma una domenica ricca di eventi, ma soprattutto di incontri. Come voleva Don Bosco per vederci felici “nel tempo e nell’eternità” come amava spesso dire lui. Bravi tutti!

Movida Spirituale: intervista di Avvenire a don Mauro Mergola

«È sbagliato catalogare i ragazzi, trattarli come oggetti e non provare neppure ad ascoltarli. Tutto nasce dall’incontro e dal dialogo». Don Mauro Mergola, salesiano, da sempre è vicino ai giovani torinesi, anche quelli dello sballo. A San Salvario, nel quartiere al centro della movida cittadina, guida la parrocchia Santi Pietro e Paolo, ma anche l’oratorio omonimo e il San Luigi (il secondo fondato da don Bosco). Ogni settimana incontra centinaia di ragazzi. «Spesso manifestano una forte rabbia, che in realtà nasce da un grande dolore. una sofferenza provata dagli affetti traditi, soprattutto in famiglia, oppure dall’insicurezza e dall’assenza di senso in ciò che fanno. Pensano che il loro futuro sia stato già mangiato e consumato da altri. La realtà della notte è una realtà parallela dove si possono sentire vivi, perché durante la settimana, nella vita quotidiana, semplicemente sopravvivono e stanno a galla».
Lo sballo e la droga diventano un rifugio in cui nascondersi: «La cannabis viene ormai utilizzata con enorme frequenza,  per fuggire la realtà o per rincuorarsi prima di qualsiasi prestazione. C’è poca stima di se stessi e una terribile paura pensando al futuro. Con lo sballo si evita di pensare, mentre il divertimento sano dovrebbe ricaricarci per affrontare la vita con energia e non distruggerci».
La responsabilità, secondo don Mergola, non può essere completamente addossata ai giovani. Il mondo degli adulti sta abdicando al suo ruolo di educatore, alla capacità di dire dei “no” e dare regole, forse perché ne è ormai incapace: «C’è un alto tasso di crisi di panico e di ansia, sia nei genitori sia nei figli. Paura di affrontare qualsiasi situazione complicata, incapacità di gestire conflitti con le altre persone. Si pensa solo ad andare via o si cade nella violenza, fisica o verbale. È normale che a 15 anni ci siano conflitti con la famiglia, ma non c’è più il tempo, la voglia e la capacità di provare a superarli insieme».
Nell’ottica del consumo finisce anche la sessualità, con adolescenti che si vantano del numero di partner occasionali. Per provare a rispondere a questa “assenza di senso”, dal marzo 2013 don Mergola ogni sabato notte lascia la chiesa aperta fino a tardi, con le porte spalancate per chiunque abbia bisogno di ascolto. «Sul sagrato – conclude – teniamo i calciobalilla, proprio come avrebbe fatto don Bosco. Noi non vogliamo etichettare i giovani e, se i locali notturni li accolgono per i loro portafogli, noi lo facciamo perché sono persone. Si diventa credibili solo stando con loro, ascoltandoli, rispondendo alle domande che fanno».

Articolo di Danilo Poggio tratto da Avvenire 30 gennaio 2019

Giovani progetto Bella Presenza alla scoperta del borgo medioevale

Progetto Bella Presenza: metti un borgo medievale a Torino, metti che chi lo gestisce decida di collaborare con il territorio e per il diritto di tutti ad usufruire della bellezza che la cultura genera. Ed ecco che nasce Bellezza che significa attenzione all’altro.