PILLOLA DELLA DOMENICA
Le sette meraviglie del mondo
Fu chiesto a un gruppo di studenti di redigere la lista di quelle che credono essere «le sette meraviglie del mondo» della nostra epoca. Ci furono delle differenze, ma ecco quelle che ricevettero più voti:
1. Le piramidi d’Egitto;
2. Il Taj Mahal;
3. Il Grand Canyon;
4. Il Canale di Panama;
5. L’Empire State Building
6. La Basilica di S. Pietro;
7. Le Grande Muraglia Cinese
Mentre dava le note, l’insegnante notò che una studentessa non aveva consegnato il suo foglio, ancora bianco. L’insegnante chiese alla studentessa se avesse difficoltà a compilare la sua lista. Lei rispose: «Sì, un po’. È difficile decidere, ce ne sono talmente tante!» L’insegnante le disse: «Dicci quali sono le possibilità, potremmo aiutarti». La ragazza esitò un po’, poi disse «Credo che le sette meraviglie del mondo siano:
1. Vedere
2. Sentire
3. Toccare
4. Gustare
5. Avere dei sentimenti
6. Ridere
7. Amare…».
La classe rimase silenziosa.
Queste cose sono talmente semplici e scontate che ci dimentichiamo a che punto possano essere meravigliose!
Ricorda: Le cose più preziose non posso essere comprate né costruite dall’uomo.
Dal vangelo secondo Giovanni (3,16-18)
In quel tempo, disse Gesù a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio».
Miracolo eucaristico di Torino
E’ uno dei miracoli più noti e più spettacolari (ammesso che ci siano miracoli non spettacolari).
Parliamo di quello avvenuto a Torino nel giugno del 1453 durante la guerra tra la Francia e il Ducato di Piemonte-Savoia, ufficialmente scoppiata per il matrimonio tra Luigi, figlio del re Carlo VII, con Carlotta di Savoia (matrimonio che il re non voleva), ma in realtà perché Renato d’Angiò, volendo riconquistare il Regno di Napoli, voleva passare per la Savoia.
Mentre Renato attraversava le Alpi con duemila uomini e cinquecento cavalieri (i trasporti aerei erano di là da venire!), le truppe piemontesi intervennero in massa e si impadronirono di Exilles, paese in Val di Susa, saccheggiando tutto. Il saccheggio non risparmiò la chiesa, da cui fu asportato tutto, compreso un ostensorio con l’ostia consacrata. I ladri buttarono tutto nei sacchi portati intenzionalmente e si diressero a Torino, dov’era più facile piazzare la “merce”. Oltrepassate Susa, Avigliana e Rivoli, arrivarono a Torino il 6 giugno, ottava della festa del Corpus Domini. …
Questa settimana parliamo di….
Prima Comunione – 21 maggio 2023
Momenti della festa, con processione e parata, della Cappellania filippina celebrata domenica 28 maggio