Tutti in strada a San Salvario per il Santacruzan della comunità filippina

Domenica 27 maggio si è svolta, per le strade di San Salvario, una delle feste più importanti per la comunità filippina di Torino, il Santacruzan, lo spettacolo rituale che chiude il Flores de Mayo, festival che si tiene a maggio nelle Filippine, mese dedicato alla devozione mariana. Il Santacruzan (dallo spagnolo santa cruz , “santa croce”) è un concorso di bellezza storico-religioso che raffigura, attraverso una sfilata di abiti variopinti a cui partecipano grandi e piccini, il ritrovamento della Vera Croce da parte della regina Elena, madre dell’imperatore Costantino il Grande.

Spiega don Nestor Impelido, cappellano del Centro Filippino di Torino:

Il Santacruzan è una festa molto importante per la nostra comunità filippina i cui preparativi cominciano diversi mesi prima, prima con il confezionamento degli abiti da indossare e poi con l’elezione della Comunità delle regine, che quest’anno è toccato al gruppo delle bambine. Secondo il regolamento ogni gruppo deve esprimere una candidata, poi si prosegue con la raccolta dei voti tra i familiari e gli altri membri della comunità. La candidata che riceve più voti, dopo aver superato diverse prove, viene incoronata regina la seconda domenica del mese.

Seguono quindici giorni di riposo, che culminano con la processione in onore di Maria Ausiliatrice la sera del 24 Maggio, a Valdocco, Casa Madre dei salesiani, dove il gruppo del Centro Filippino, rappresentato dai ministranti che portano la croce, apre la processione. Tutto si conclude l’ultima domenica del mese di maggio, con la processione di Santacruzan per le strade di San Salvario.

La testimonianza: Giulia Balsamo e l’accoglienza diurna minori stranieri al DI.TE

Cosa vuol dire Don Bosco a San Salvario? Ecco le testimonianza di Giulia Balsamo, educatrice all’Oratorio San Luigi che da gennaio di quest’anno si occupa del centro DI.TE per l’accoglienza diurna dei minori stranieri non accompagnati (MSNA), fuoriusciti da comunità o che vivono in condizioni di precarietà. Spiega l’educatrice:

L’obiettivo del centro DI.TE è quello di creare un ambiente accogliente in cui i ragazzi possano trovare un punto di riferimento e degli educatori con cui instaurare un rapporto sano e di fiducia un posto per chiacchierare, fare una doccia, lavarsi i vestiti, fare la prima colazione, e poter investire in modo positivo sul proprio futuro in percorsi formativi e di avviamento professionale, corsi di italiano, supporto legale, e quant’altro. Il centro si trova in via Giacosa 8, nel quartiere di San Salvario, a Torino, all’interno degli spazi e dei servizi dell’Oratorio Santi Pietro e Paolo, ed è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12.30.

Il centro DI.TE si sviluppa all’interno del progetto nazionale M’interesso di te, che è stato pensato per contenere il fenomeno dei minori stranieri non accompagnati, – come riporta salesianiperilsociale.it – per cercare di ricostruire un rapporto di fiducia con questi ragazzi, condividendo i loro bisogni e tentando di reinserirli nel circuito di accoglienza. Le attività, sostenute grazie al fondo beneficenza di Intesa San Paolo, si svolgono a Torino, Napoli e Catania nei quartieri limitrofi alle grandi stazioni.

Al progetto M’interesso di te collabora una rete composta da educatori di strada, psicologi e volontari che garantiscono a ciascun ragazzo intercettato, sostegno e protezione. In una seconda fase, viene offerta loro la possibilità di seguire un corso di lingua italiana, di ricevere assistenza legale per l’iter di riconoscimento, di acquisire competenze professionali e inserirsi nel mondo del lavoro.

Maggiori informazioni sul CENTRO DI.TE