Sabato 23 giugno, nella Cattedrale di San Vito, a Fiume, in Croazia, Mario Bobic, 35 anni, croato, laurea ingegneria meccanica, già diacono della congregazione salesiana, è stato ordinato sacerdote, da mons. Ivane Devčić, arcivescovo di Fiume, insieme ad altri 3 salesiani. A Torino Mario ha trascorso gli ultimi 2 anni di formazione, in preparazione all’ordinazione compiendo gli studi teologici alla Università Pontificia Salesiana – Crocetta previsti dal percorso formativo salesiano. Nella comunità salesiana dell’Istituto San Giovanni Evangelista ha svolto le sue attività in quasi tutti i settori dell’Opera: alla Parrocchia Santi Pietro e Paolo, alla Movida Spirituale in Largo Saluzzo, alla Parrocchia Sacro Cuore di Maria, agli oratori di San Luigi e Santi Pietro e Paolo e anche al Collegio Universitario.
Racconta don Mario Bobic:
La molla che mi ha portato a conoscere più da vicino il mondo salesiano è stata l’esperienza di dolore che ha vissuto un mio compagno delle superiori che durante la guerra ha perso il papà, per aiutare i fratellini più piccoli ha dovuto lasciare la scuola ed è andato a lavorare.
E lì mi sono posto questa domanda: “com’è possibile che un ragazzo a cui Dio ha dato certi doni, che ha un talento, non può usarlo, svilupparlo?”. Adesso lavora, è sposato, ha due figli, ma in quel momento è stata dura per lui perdere il padre, interrompere gli studi per andare a lavorare. Dopo ho incontrato nella mia vita i salesiani: ad un direttore della casa salesiana ho chiesto una volta: “ma perché esiste l’ordine dei salesiani?” E lui: “i salesiani esistono nel mondo per dare la possibilità a tutti di rispondere al progetto di Dio”. Ecco, per questo mi sono fatto salesiano.
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