Spazio Anch’io : lasciare, raccogliere, valorizzare, portare

Martedì 11/12/18, presso l’Oratorio “San Luigi”, a seguito dell’Assemblea Pubblica indetta dalla Circoscrizione VIII inerente la riqualificazione del Padiglione N. 5 al Parco del Valentino e delle strutture adiacenti alla sede attuale di Spazio Anch’Io; a seguito delle successive riunioni effettuate con l’Assessore Marco Giusta e con la Sindaca
di Torino Chiara Appendino, è stato effettuato un Focus Group intitolato “Proposte per il futuro di Spazio Anch’Io. Una progettazione partecipata attraverso il contributo di attori significativi del territorio. Durante le attività di gruppo si è discusso sul futuro del Servizio all’interno del Parco del Valentino e della possibilità di replicare le attività che si svolgono a Spazio Anch’Io in altri luoghi della Città di Torino.

Al focus group hanno partecipato diverse istituzioni pubbliche e private, varie organizzazioni del Terzo Settore e molti cittadini coinvolti. Grazie a questo metodo di lavoro e alla passione dei partecipanti si sono aperte riflessioni che hanno interessato diverse tematiche: Spazio Anch’Io come luogo, come servizio socio/educativo, come luogo sicuro. Si sono pensati altri luoghi dove la replica del servizio possa sviluppare processi virtuosi alla cittadinanza e agli utenti del servizio. Inoltre sono emerse le diverse criticità e i punti di forza nello spostamento del servizio da dove si trova oggi ad una nuova ubicazione.
Le parole più ricorrenti nell’arco della riflessione sono state: comunità educante, ripartire, spazio, spostare,opportunità, esperienza. 

Ora è il tempo di Riprogettare per la Città di Torino il nuovo Spazio Anch’Io. Come ha detto Isabella Brossa, una delle partecipanti,

È tempo di lasciare, raccogliere, valorizzare e portare…

Se vuoi scaricare la relazione completa del Focus Group clicca qui.

 

Inverno Ragazzi: attività invernale per ragazzi all’Oratorio Salesiano San Luigi

Il Natale è ormai alle porte e con lui sono in arrivo le tanto attese feste natalizie. Per trascorrere al meglio queste vacanze l’Oratorio propone l’iniziativa “Inverno Ragazzi”.
“Inverno Ragazzi” prevede attività formative sulle festività natalizie, compiti, giochi, laboratori e uscite sul territorio. Le attività si svolgeranno il 27 e 28 Dicembre 2018 e il 3,4 e 5 Gennaio 2019 dalle 8.00 di mattina alle 19.00 di sera. L’esperienza è aperta a tutti i ragazzi dai 6 ai 13 anni presso l’Oratorio San Luigi in via Ormea 4. Per partecipare è necessaria l’iscrizione entro mercoledì 19 Dicembre con il contributo di 6 euro a bambino. L’Oratorio vi aspetta!!!

 

 

 

Giovani salesiani dell’Oratorio San Luigi accolgono i visitatori del presepio a Natale in Giostra

All’interno del grande luna park al coperto, al V padiglione di Torino Esposizione, è possibile visitare il presepe meccanico per tutta la durata della manifestazione Natale in Giostra. Ad accogliere bambini e ragazzi saranno i giovani salesiani che prestano il loro servizio all’Oratorio Salesiano San Luigi. Di seguito il servizio della rubrica Buongiorno Piemonte di TGR Piemonte con l’intervista al parroco don Mauro Mergola.

Info su Oratorio San Luigi

 

 

 

 

 

In memoria di don Giovanni Benna, salesiano missionario nelle Filippine

Don Giovanni Benna, salesiano missionario è morto sabato scorso. Gli appuntamenti di suffragio sono

Il Rosario: domenica 18 novembre
– alle ore 19 nella Chiesa di San Francesco di Sales – Torino Valdocco
– alle ore 20 nella Chiesa San Giovanni Evangelista, c.so Vittorio Emanuele II, 15 – Torino

Il Funerale: martedì 20 novembre, ore 9.00
nella Chiesa San Giovanni Evangelista, c.so Vittorio Emanuele II, 15 – Torino

 

 

Info su Centro Filippino

 

 

 

 

 

Oratorio San Luigi su TV2000 con Ousmhan

All’Oratorio Salesiano San Luigi è stata accolta una troupe di TV2000. Essa ha raccolto informazioni di immagini e interviste creando un servizio televisivo. Il giovane Ousmhan ha raccontato cosa vuol dire per un giovane straniero non accompagnato vivere e crescere da solo e incontrare finalmente qualcuno che si è interessato di lui. Oggi è impegnato per la Comunità dell’Oratorio Salesiano San Luigi nel Servizio di Estate ragazzi e nel progetto San Lunc. Ousmhan attraverso i suoi racconti e il suo esempio diventa un maestro di vita e di amore per la vita per tutti i nostri giovani.

 

Info su Oratorio San Luigi

 

 

 

 

In memoria del Prof. Giovanni Ramella, ex-allievo del “San Giovannino”

Sabato 25 agosto, all’età di 85 anni, è tornato alla casa del padre il prof. Giovanni Ramella. Ex-allievo della scuola Media dell’Istituto San Giovanni Evangelistadove – ricorda in una intervista – spesso era stato problematico recarsi“, erano gli anni della seconda guerra mondiale. Uomo di grande cultura letteraria, forte umanità e capacità di dialogo con tutti. A seguire alcuni articoli che lo ricordano.

 

LA VOCE E IL TEMPO, edizione del 25 agosto 2018. Articolo a cura di Albero RICCADONNA

Lutto nel mondo della cultura, è morto Giovanni Ramella

Grande esponente della cultura cattolica torinese, docente di letteratura, preside al Liceo D’Azeglio negli anni Ottanta. Funerali martedi 28 agosto nella parrocchia della Crocetta.

Dopo una breve, improvvisa malattia è morto il 25 agosto a Torino il professor Giovanni Ramella, 85 anni, esponente di spicco della cultura cattolica torinese. Grande studioso della letteratura italiana, ha dedicato la vita all’insegnamento nei licei, particolarmente presso il liceo classico D’Azeglio, dove fu anche preside negli anni Ottanta e Novanta.

 

 

IL TORINESE, edizione del 28 agosto 2018. Articolo a cura di Pier Franco QUAGLIENI

Giovanni Ramella, unico ed irripetibile

La storia intellettuale di un torinese fuori ordinanza

Si sono svolti stamattina i funerali del prof. Giovanni Ramella alla Chiesa della  Crocetta gremitissima di persone. Al termine del rito l’ho ricordato con la sobrietà dovuta alla circostanza, ma molto altro andrebbe detto sull’illustre e compianto  defunto.

 

Info su Istituto San Giovanni Evangelista

 

 

 

 

Il 23 Giugno in Croazia il salesiano Mario Bobić è stato ordinato sacerdote

Sabato 23 giugno, nella Cattedrale di San Vito, a Fiume, in Croazia, Mario Bobic35 anni, croato, laurea ingegneria meccanica,  già diacono della congregazione salesiana, è stato ordinato sacerdote, da mons. Ivane Devčić, arcivescovo di Fiume, insieme ad altri 3 salesiani. A Torino Mario ha trascorso gli ultimi 2 anni di formazione, in preparazione all’ordinazione compiendo gli studi teologici alla Università Pontificia Salesiana – Crocetta previsti dal percorso formativo salesiano. Nella comunità salesiana dell’Istituto San Giovanni Evangelista ha svolto le sue attività in quasi tutti i settori dell’Opera: alla Parrocchia Santi Pietro e Paolo,  alla Movida Spirituale in Largo Saluzzo, alla Parrocchia Sacro Cuore di Maria, agli oratori di San Luigi e Santi Pietro e Paolo e anche al Collegio Universitario.

Racconta don Mario Bobic:

La molla che mi ha portato a conoscere più da vicino il mondo salesiano è stata l’esperienza di dolore che ha vissuto un mio compagno delle superiori che durante la guerra ha perso il papà, per aiutare i fratellini più piccoli ha dovuto lasciare la scuola ed è andato a lavorare.
E lì mi sono posto questa domanda:  “com’è possibile che un ragazzo a cui Dio ha dato certi doni, che ha un talento, non può usarlo, svilupparlo?”. Adesso lavora, è sposato, ha due figli, ma in quel momento è stata dura per lui perdere il padre, interrompere gli studi per andare a lavorare. Dopo ho incontrato nella mia vita i salesiani: ad un direttore della casa salesiana ho chiesto una volta: “ma perché esiste l’ordine dei salesiani?” E lui: “i salesiani esistono nel mondo per dare la possibilità a tutti di rispondere al progetto di Dio”. Ecco, per questo mi sono fatto salesiano.
Vai alla testimonianza di Mario Bobic

 

 

 

 

14/06: Incontro su Danza e Vangelo alla Sala Giovani DB con Cristina Viotti di Artmedia Danza

“Chi canta prega due volte”, diceva Sant’Agostino riferendosi alla musica e al canto che sono da sempre legati alla preghiera, affinchè si renda “gloria” a Dio e si aiuti il fedele ad entrare in dialogo con il Signore. A questo aspetto sarà dedicato l’incontro su “Danza e Vangelo” tenuto da Cristina Viotti, direttrice di Artmedia Danza e fondatrice – nel 2013 – della compagnia di danza “evangelizzatrice” Adonai, che si svolgerà giovedì 14 giugno, alle ore 21, alla Sala Giovani DB, in via Ormea 4, a Torino.

Durante la serata la danzatrice si esibirà in un passo a due con Antonio, dando prova di cosa significa “danzare per Dio”, a cui seguirà la testimonianza della ballerina di cui diamo un’anticipazione:

Dal 2010 vivo la danza come lode a Dio, come mezzo, come veicolo per portare Gesù, per evangelizzare. Prima di allora vivevo una vita come tutte le altre mie colleghe, lavoravo in televisione come coreografa, ho avuto esperienze all’estero, insomma ero una danzatrice in carriera. Ho cominciato a fare danza da quando avevo 5 anni ma l’ho vissuta sempre in maniera diversa, con meno competitività: la danza, si sa, è un mondo spietato. Capisco solo adesso che quel talento deriva da Dio. Prima lo davo per scontato. Ad un certo punto ti senti come impazzire, metti in discussione tutto ciò che fino a quel momento era apparso come normale.

Poi chiarisci e capisci che l’unica cosa normale è quel cambiamento che ti dà forza, che è forte, che può succedere e che è bello. “Convento tutta la vita”, penso. E invece no. Gesù non vuole questo. È allora che decido di ritornare sui miei passi, alla danza, ma stavolta in maniera diversa. Gestivo una delle scuole più conosciute di Torino, Artmedia, che decido di reinterpretare come missione per Gesù. Della vecchia compagnia eravamo rimasti però solo in due, sono spariti tutti gli allievi, ecc, e allora penso di nuovo “non è questo che vuole Gesù”, l’amarezza è comprensibile quando sei in cerca e non trovi immediatamente le risposte. E invece no. Perchè poi le risposte arrivano, e Dio manda i giusti emissari.

Oggi danzo perché me lo chiede Lui, dedico la mia vita a lui perchè per me la danza è la mia vita. Gesù ci vuole felici, e io quando danzo lo sono: è una cosa che ho sempre fatto, di cui ho nutrito fin da piccola la passione, praticandola ho saputo intercettare il talento che Dio dona ad ognuno di noi. E poi, tutto cambia quando balli per Gesù, è tutta un’altra storia: non balli più per la sola volontà di mostrare il tuo talento, non sei ossessionata dalla perfezione della posizione del piede, della gamba. No. Continui comunque ad allenarti per dare sempre il meglio, ci mancherebbe. Perché – ed è opinione diffusa – fare le cose per Gesù non significa farle così, con leggerezza e superficialità. Anzi.

Però non senti più quella soffocante ansia da prestazione prima di uno spettacolo. Mantieni sempre la tua adrenalina, elevandola a Gesù: è con Lui che stai parlando mentre balli. Che ci sia il pubblico o meno, poco importa. L’importante è pregare intensamente ad ogni passo di danza. Perchè chi balla, prega mille volte.

Di seguito pubblichiamo il video dell’esibizione di Cristina Viotti che si è tenuta lo scorso 24 Maggio, alla Basilica di Maria Ausiliatrice, in occasione della Festa di Maria Ausilitrice:

Pubblichiamo di seguito il video dell’incontro con Cristina e Antonio su Danza e Vangelo del 14 Giugno, trasmesso in diretta Facebook dalla Sala Giovani DB:

➡️ Si comincia con l'incontro su 🙆‍♂️🙆‍♀️"Danza e Vangelo" 💃🕺alla Sala Giovani DB 🤲

Publiée par Sala Giovani DB sur jeudi 14 juin 2018

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Coro Clara Harmonia al San Giovannino anima la messa del Corpus Domini

L’associazione culturale Clara Harmonia, con la sua corale, ha animato questa mattina la festa del Corpus Domini durante la Santa Messa domenicale delle ore 10,30, nella chiesta di San Giovanni Evangelista, a Torino. L’Associazione è nata il 21 settembre del 2005 con lo scopo di ampliare e curare la conoscenza della cultura musicale ed artistica in genere, senzibilizzando al mondo della musica e dell’arte in particolare i giovani, come spiega Giulia, una corista che ha animato la celebrazione:

Per noi della Clara Harmonia formazione, approfondimento e diffusione della cultura artistico-musicale sono i tre principi cardine attorno a cui si muove la nostra missione, che rivolgiamo anche ai soggetti diversamente abili e/o con patologie e disagi particolari. Il nostro obiettivo è la promozione e la valorizzazione di quei soggetti che esprimono particolari capacità e talenti nelle diverse espressioni artistiche, indipendentemente dalla condizione a cui sono soggetti. Tra i molti progetti previsti, la nostra associazione è impegnata in particolar modo nello sviluppo corale di voci bianche, la diffusione della cultura e delle tradizioni popolari locali, e infine la promozione di attività che favoriscono gli interscambi artistico-culturali anche tra popoli e Paesi diversi. Perché è nella diversità che si nasconde la ricchezza degli esseri umani.

Presente alla celebrazione anche Caterina, insegnante, che ha fatto da intermediaria tra il parroco della Chiesa San Giovanni Evangelista, Don Dario Superina, e l’Associazione Clara Harmonia:

Una mia amica venendo in gita qui a Torino con il coro Clara Harmonia mi ha chiesto di trovarle una Chiesa, ho subito pensato a Don Dario che ha colto l’occasione al volo permettendo al coro di animare la messa del Corpus Domini. Quel giorno ricorreva anche il cinquantesimo di matrimonio di una coppia, e per loro è stata una bellissima sorpresa avere questo coro che, alla fine della messa, ha concluso l’animazione con dei canti in lingua zulu. Sono fiera di aver fatto da intermediaria tra Torino e Poggibonzi, sede dell’associazione Clara Harmonia, che da anni promuove festival canori, associazioni tra cori, eventi particolari, come le ricerche storiche sul canto nelle cantine, che hanno promosso in Toscana in delle cantine vere e proprie. Chissà se da questa esperienza in terre sabaude possano nascere altre occasioni per la Clara Harmonia.

 

Tutti in strada a San Salvario per il Santacruzan della comunità filippina

Domenica 27 maggio si è svolta, per le strade di San Salvario, una delle feste più importanti per la comunità filippina di Torino, il Santacruzan, lo spettacolo rituale che chiude il Flores de Mayo, festival che si tiene a maggio nelle Filippine, mese dedicato alla devozione mariana. Il Santacruzan (dallo spagnolo santa cruz , “santa croce”) è un concorso di bellezza storico-religioso che raffigura, attraverso una sfilata di abiti variopinti a cui partecipano grandi e piccini, il ritrovamento della Vera Croce da parte della regina Elena, madre dell’imperatore Costantino il Grande.

Spiega don Nestor Impelido, cappellano del Centro Filippino di Torino:

Il Santacruzan è una festa molto importante per la nostra comunità filippina i cui preparativi cominciano diversi mesi prima, prima con il confezionamento degli abiti da indossare e poi con l’elezione della Comunità delle regine, che quest’anno è toccato al gruppo delle bambine. Secondo il regolamento ogni gruppo deve esprimere una candidata, poi si prosegue con la raccolta dei voti tra i familiari e gli altri membri della comunità. La candidata che riceve più voti, dopo aver superato diverse prove, viene incoronata regina la seconda domenica del mese.

Seguono quindici giorni di riposo, che culminano con la processione in onore di Maria Ausiliatrice la sera del 24 Maggio, a Valdocco, Casa Madre dei salesiani, dove il gruppo del Centro Filippino, rappresentato dai ministranti che portano la croce, apre la processione. Tutto si conclude l’ultima domenica del mese di maggio, con la processione di Santacruzan per le strade di San Salvario.