FDM: che la sfida continui!
FDM: che la sfida continui!BEATI QUELLI CHE…1) Ci stanno! 2) Giocano!3) Camminano!Per saperne di più visita il sito Don Bosco San Salvario
Publiée par Santi Pietro e Paolo – Torino sur Mercredi 1 avril 2020
FDM: che la sfida continui!BEATI QUELLI CHE…1) Ci stanno! 2) Giocano!3) Camminano!Per saperne di più visita il sito Don Bosco San Salvario
Publiée par Santi Pietro e Paolo – Torino sur Mercredi 1 avril 2020
Carissimi,
ci sono molti modi e stili per mettersi in ascolto e riconoscere la presenza di Gesù accanto a ciascuno di noi. Papa Francesco ieri sera ci ha fatto capire che la preghiera è tutto ascoltare Gesù Parola , chiederci cosa quella Parola dice a noi, alla nostra vita .
Quanto vi offriamo di condividere in famiglia o proporre ai vostri figli non è un obbligo, tanto meno un compito, ma un’opportunità in cui scegliere magari solo l’ascolto del racconto, leggere un quadro che racconta il Vangelo, imparare un piccolo canto .
P.S. Su google o altro motore di ricerca youtube, digitando Messa Santa Marta, si possono riascoltare le omelie delle Messe di Papa Francesco celebrate ogni mattino alle 7:00
L’Oratorio vuole essere vicino alle famiglie, anche oggi.
Per questo si stanno sperimentando nuove forme di accompagnamento nei diversi ambiti di intervento.
Hai bisogno di un aiuto o conosci famiglie di San Salvario che sono attualmente in difficoltà? Di seguito riportiamo le possibilità di sostegno attivate.
Contattaci e cercheremo di fare diventare sempre più viva la frase di don Bosco:”Vicino o lontano in penso sempre a voi!”
Messaggio da don Claudio e le catechiste di San Salvario per le famiglie e tutti i bambini:
“Carissimi,
Qui in allegato il foglio con la parola del parroco e notizie della parrocchia e anche la seconda puntata di alcune proposte per aprire in famiglia un tempo di condivisione tra voi con Gesù .
Abbiamo inserito il codice colore per meglio orientarsi, scegliere le proposte più adatte ,tenendo presente che NON è necessario “fare” tutto.
Quello che è davvero importante è che possiate cogliere questo tempo particolare come un’ occasione inaspettata, ma importante, per mettersi in gioco tutti grandi e piccoli , nel desiderio di approfondire la conoscenza di Gesù, in tanti e altri modi , nel cuore della vostra casa .
CI sono diversi link su youtube in cui sentire un salmo disegnato e detto da un bambino , un mosaico particolare, disegni da colorare e il testo del Vangelo a leggere a più voci, o da ascoltare raccontato da una catechista in un video.
A voi e ai vostri figli scoprire e scegliere quello più adatto o che più vi piace.
Speriamo di incontrarci molto presto!”
Cliccando qua sotto troverete il materiale
Messaggio da don Claudio e le catechiste di San Salvario per le famiglie e tutti i bambini:
“Carissimi ,
sentiamo più che mai il bisogno di restare vicini anche nella distanza fisica, di comunicare e confermarci nella Speranza e nella fede in questa faticosa, difficile quotidianità.
Con don Claudio e la diocesi abbiamo pensato a come continuare il discorso della catechesi a casa , in famiglia. Trovate allegato uno strumento con diverse proposte, che potete utilizzare con i vostri bambini e ragazzi, e che può lasciare un’eco buona anche in noi adulti.
Si compone di alcune parti:
L’indicazione di gesti da fare per la preghiera e per curare la fraternità”
Cliccando qua sotto troverete il materiale:
L’èquipe educativa di Don Bosco San Salvario non si dimentica di tutti i giovani che gli sono affidati. In questo momento di difficoltà continua a lavorare per farsi sentire vicina: tutti i salesiani e gli educatori si stanno sperimentando per abbattere insieme i nuovi muri della paura, della solitudine e della distanza che l’emergenza vuole costruire. Da dove partire?
Don Bosco quando era a Roma, lontano dai suoi giovani, scrisse loro: “Miei carissimi figliuoli in Gesù Cristo, vicino o lontano io penso sempre a voi. Un solo è il mio desiderio, quello di vedervi felici nel tempo e nell’eternità. Questo pensiero, questo desiderio, mi risolsero a scrivervi questa lettera.”
Mossi da questo abbraccio di penna… il lavoro continua e si trasforma ogni giorno!
Questa Quarantena sembra non finire più e gli allenamenti mancano, così come i nostri compagni di squadra…come facciamo a stare più insieme alla nostra squadra?
L’Auxilium San Luigi lancia un torneo:
La Squadra Juniores a 11 ha sperimentato questa sfida.
Come manteresi in forma? L' Auxilium San Luigi resta a casa ma non si ferma!
Publiée par Santi Pietro e Paolo – Torino sur Lundi 23 mars 2020
“Nell’estate del 1854 a Torino scoppia il colera. Don Bosco l’aveva preannunziato, e già dal mese di maggio aveva detto ai suoi giovani: «Quest’anno ci sarà il colera a Torino, e vi farà grande strage; ma se voi farete ciò che vi dico, sarete salvi».
«E che cosa dobbiamo fare?».
«Prima di tutto, vivere in grazia di Dio; poi, portare al collo una medaglia che io benedirò e darò a tutti, e recitare un Pater, Ave e Gloria in onore di S. Luigi».
I casi di colera salirono ben presto a cinquanta al giorno. In tre giorni superarono i 1400. La regione più colpita fu quella di Valdocco, dove si trovava appunto l’Oratorio; e mentre molte famiglie furono interamente distrutte, nesuno dei giovani e del personale dell’Oratorio fu toccato, nonostante molti si fossero offerti di andare ad assistere i colerosi nelle case e nei lazzaretti.
Don Bosco, che loro andava ripetendo: «Se non farete peccati, io vi assicuro che nessuno sarà toccato», fu veramente profeta”.
Prendendo spunto da questo episodio della vita di don Bosco il Rettor Maggiore (il superiore generale dei salesiani, appena rieletto) invita tutta la famiglia salesiana a non restare seduta, ma ad alzare le nostre mani e la nostra preghiera al Padre per intercessione di Maria Ausiliatrice. Per questo propone di vivere insieme una Novena Straordinaria a Maria Ausiliatrice dal 15 al 23 marzo e insieme concluderla il 24 (giorno dedicato all’Ausiliatrice) con una Consacrazione a Maria, nostra Madre e Maestra.
Accolgo l’invito e lo inoltro a tutti voi cari parrocchiani. Don Bosco, che fu di casa in questi luoghi e strade, quando era richiesto di qualche grazia soleva rispondere: “Se volete ottenere grazie dalla S. Vergine fate una novena”. Seguiamo il suo esempio. In questi giorni in cui viviamo l’emergenza della situazione creatasi con la diffusione del Coronavirus in gran parte del mondo, anche noi vogliamo unirci a questa preghiera corale, affinché dove non possono le nostre forze umane agisca la potenza di Dio.
Il testo della novena è disponibile all’interno della chiesa.
don Claudio
Sono giorni particolari questi in cui il “Coronavirus” non solo è motivo di preoccupazione ma ci ha fatti scoprire non onnipotenti, bensì vulnerabili, fragili, deboli. Giorni in cui le disposizioni del governo per il contrasto alla diffusione del virus, a cui la Chiesa si è allineata pienamente, ci limitano molto nel nostro agire e fare e soprattutto ci obbligano a rimanere molto di più in casa e in famiglia.
Ci sentiamo impotenti, ma in realtà come cristiani non lo siamo, abbiamo un’arma potente, si chiama preghiera. “Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto” (Luca, 11.9-10), dice il Signore, ed è dunque un atto di fede che ci chiede, al quale noi come suoi discepoli ci appelliamo particolarmente in questo momento di grave sofferenza e difficoltà.
Da qui l’invito. In questi giorni non nutriamoci solo di notizie, di paure, ma nutriamoci di preghiera, e questa che fa rinascere speranza, alimenta la carità.
In questi giorni in cui sarà necessario rimanere di più in famiglia, anche per la presenza in casa dei figli per la chiusura delle scuole, per il non potersi muovere liberamente degli anziani, perché i più deboli di fronte al contagio, si dia più spazio alla lettura della Parola di Dio e alla preghiera, e fatelo insieme, come famiglia, non solo personalmente. Preghiamo con il Vangelo, come parola certa che può infondere speranza e forza. Preghiamo con la corona del Rosario, affidandoci all’intercessione e all’aiuto di Maria, madre di Dio e madre nostra. Riscopriamo anche quelle invocazioni semplici, che una volta chiamavamo giaculatorie.
don Claudio