Primavera Ragazzi!

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Incontro alla Sala Giovani DB. Credere è rinunciare a ragionare?

Cosa è per te la fede? Con questa domanda rivolta ai giovani della Sala Giovani DB è iniziato l’incontro con don Ermete Tessore, relatore della serata. Un dialogo condotto a tutto tondo su fede e ragione intessuto in un confronto continuo con il relatore. Molte le domande e gli interventi dei presenti, che hanno toccato varie tematiche: la fede, la religione, le legge, la Bibbia, la creazione, il metodo scientifico, la relatività, la realtà virtuale, i computer quantistici:    

Prima di dirvi di cosa ne penso io, voglio leggervi una cosa. Conoscete Carlo Rovelli? È uno dei più grandi fisici che ci sono in Italia, non insegna in Italia ma in Francia. In questo libro ad un certo punto dice perché lui è ateo. Allora io voglio leggerlo perché è molto interessante. “Diverse persone mi hanno chiesto perché dico che non credo in Dio, ecco la mia risposta. A me non piacciono quelli che si comportano bene per paura di finire all’inferno, preferisco quelli che si comportano bene perché amano comportarsi bene. Non mi piacciono quelli che sono buoni per piacere a Dio. Non mi piace rispettare i miei simili perché sono figli di Dio. Mi piace rispettarli perché sono esseri che sento che soffrono come me. Mi piace chi si dedica al prossimo perché sente amore e compassione per le persone. […] Non mi piace emozionarmi davanti alla natura perché Dio l’ha creata così bella, mi piace emozionarmi perché è così bella. Non mi piace consolarmi della morte pensando che Dio mi accoglierà, mi piace guardare in faccia la limitatezza della nostra vita e sorridere a sorella morte. […] A me non piacciono quelli che mi spiegano che il mondo l’ha creato Dio, perché penso che non lo sappia nessuno di noi da dove viene il mondo, penso che chi dice di saperlo si illude, preferisco guardare in faccia il mistero, sentirne l’emozione tremenda piuttosto che cercare di spegnerla con delle favole. A me non piacciono coloro che credono in Dio e così sanno dove sta la verità perché penso che in realtà siano ignoranti quanto me, penso che il mondo è per noi ancora uno sterminato mistero. A me non piacciono quelli che conoscono le risposte, mi piacciono di più quelli che le risposte le cercano e dicono, non so”.
Vedete che è molto lucido nel presentare il suo pensiero. Alla domanda di prima, se voi la chiedete a me: e tu che dici di essere credente, che sei prete, se viene un extra-terreste e ti dice: sintetizzarmi in uno slogan qual’è la tua fede. Io vi dico tranquillamente: io credo, non credo in Dio, perché non so come sia, è troppo ampio e non ci arrivo. Però io credo in quel Dio così come si è manifestato nella storia, Dio che è Cristo morto e risorto. Se è morto vuol dire che era un Dio ma era anche uomo, perché solo l’uomo muore, Dio non può morire. E se è risorto, appunto perché nessun uomo è risorto vuol dire che effettivamente lui era anche Dio e se era Dio, quello che ha detto, quello che ha fatto merita di essere conosciuto, studiato e messo come base del mio comportamento. Tutta lì è la mia fede. Io non credo nei comandamenti, anche se li osservo.
Voi capite benissimo allora che avere fede vuol dire proprio credere nel Cristo e credere ciò che ha detto nel Vangelo. Ed ecco qui il Gesù in cui io credo, a lui non importa di tutte queste cose qua, dei pregiudizi, sa che c’è una persona che ha bisogno, sa che questa persona non entra a far parte delle sue categorie morali, ma sa che la persona ha bisogno, non guarda in faccia a nessuno, non gli importa dell’opinione pubblica, va’ la e lo guarisce. Questo è il Cristo. È questa la religione.

 

Ecco io dico, certo la fede, ma questa fede che mi permette anche di dialogare tranquillamente con la scienza e qui la seconda domanda: che cos’è per te la scienza?
Uno scienziato che dice che ha la verità non ha capito niente della scienza.  C’è la metodologia, c’è la procedura che può essere scientifica dove tutti quanti applicano le stesse regole però l’oggetto formale di per sé sfugge. E qui si vede il problema tra scienza e fede, che non è tanto quello tra Dio e la scienza, ma è tra l’uomo e la scienza, perché è questione di libertà. La scienza fa bene, deve andare avanti, deve andare assolutamente avanti, però capite benissimo che l’uomo o riesce a dominare la scienza o altrimenti immaginatevi quello che succederà.  Il problema vero di scienza e fede non è di contrapposizione. Il problema è che la religione dovrebbe formarti una coscienza, essere signore di te stesso, la scienza dovrebbe darti tutti gli strumenti perché la tua signorilità sia veramente completa, invece adesso praticamente la scienza sta erodendo la capacità gestionale dell’uomo stesso.
Gesù, lui è stato un uomo libero ed intelligente. La spiritualità è come un sentiero che va sull’Everest, la punta è una sola, Dio, ma i sentieri che arrivano su sono infiniti, l’importante è che tu trovi il tuo sentiero. Io vi dico tranquillamente che bazzico con la scienza, non ho nessun problema con la mia fede semplicemente perché ad un certo punto Dio cosa ha detto? Ha creato il mondo e all’uomo cosa ha detto? Vai e conquistalo. La scienza non è compito di Dio, è compito dell’uomo. Tra religione e scienza c’è lo scontro, non tra spiritualità e scienza, la spiritualità per me è credere che Cristo è morto e risorto e basta. 

 

La fede è un dono, io non ti riuscirò mai a convincere di questo, se tu incontri Gesù tu vai avanti. Quando ci presenteremo al buon Dio noi abbiamo un prototipo nel Vangelo. Dio è amore, l’unica definizione, è quello. La scienza non studia il perché ma il come, la scienza risolve problemi, non si chiede i perché, non è compito della scienza chiedersi il perché, a meno che noi intendiamo scienza la filosofia; la fede ti dice che è amore. L’unica definizione che noi abbiamo dell’amore è quel qualcosa che non si può definire.  Io sono profondamente convinto che una vera fede va d’accordo con la vera scienza, una cattiva fede confligge con la scienza e fa la guerra con lo scientismo, per forza. La fede non è un rapporto tra l’individuo e l’istituzione ma l’individuo e una persona. Vi dico soltanto una cosa: cercate di essere consci di tutte le scelte che fate, qualsiasi sia la vostra scelta. Ricordatevi bene che il buon Dio alla fine della vostra vita non vi chiederà se siete stati atei, credenti, agnostici, menefreghisti, vi chiederà semplicemente se siete stati voi stessi. 

 

 

Educare verso la LIBERTA’: Famiglia in gioco

In questo ultimo incontro, che si terrà Mercoledì 3 Aprile  alle 18.00 presso l’Oratorio San Luigi, interverrà Don Domenico Cravero, parroco della Diocesi di Torino, psicologo, psicoterapeuta, sociologo e scrittore, fondatore della cooperativa sociale Terra Mia che opera nell’ambito specifico della dipendenza da sostanze patologiche. E’ promotore di scuole per genitori e di servizi educativi e terapeutici per le famiglie. Grazie alla sua esperienza, al suo contributo e alla sua disponibilità a rispondere alle domande dei partecipanti, si rifletterà sul ruolo centrale della famiglia nel prendersi cura dei figli e soddisfare in modo adeguato i loro bisogni, funzioni indispensabili per favorire una crescita armoniosa. Moderatore dell’incontro sarà Matteo Aigotti, coordinatore educativa di strada dell’Oratorio San Luigi.

Sabato 30 marzo a Torino : un treno, un libro, tante realtà a confronto per parlare di ambiente e di sviluppo

Nell’ambito della campagna itinerante del Treno verde di Legambiente, che quest’anno farà tappa a Torino, al binario 1 della Stazione Porta Nuova, vi invitiamo Sabato 30 marzo alle ore 16:30 a visitare il treno,
per poi spostarsi presso il  RI-Generation SHOP in Via Saluzzo 39/A (Torino) dove alle ore 18:00 verrà presentato il libro:
“I distretti dell’economia civile – Come sviluppare la sostenibilità ambientale, sociale ed economica dei territori” di Carlo Andorlini, Enrico Fontana, Lorenzo Barucca, Alessio Di Addezio.

Seguirà un rinfresco per conoscersi e condividere il rispetto per l’ambiente.

Incontro alla Sala Giovani DB. L’amore è eterno finché dura?

L’amore è eterno finché dura? Si tratta certamente di una domanda provocatoria a cui si è cercato di rispondere, martedì scorso, alla Sala Giovani DB, insieme a Paolo De Martino, diacono permanente della Diocesi di Torino, referente dell’apostolato biblico. L’incontro è stato organizzato da Luca Desserafino, scrittore, pubblicista e salesiano che durante la serata ha intervistato Paolo De Martino; quest’ultimo, partendo dalla sua esperienza di vita come uomo, sposo e padre ha toccato varie tematiche tra le quali l’amore coniugale, l’innamoramento, il fidanzamento, la fede, i figli:

Sono sposato da 18 anni. Sono un diacono permanente, uno dei miei impegni è l’accompagnamento dei fidanzati e mi capita molto spesso, poi, di sposarli. L’amore funziona così, per definizione è eterno. Il resto si chiama cotta, innamoramento. La cotta finisce, l’amore no. Tutte le volte che si dice l’amore è finito quell’amore non è mai esistito. Era solo innamoramento. L’amore per definizione va fino alla fine. Non si può dire all’altra persona “io ti amo” e poi vediamo come va a finire. L’amore va avanti fino alla fine. Fino alla estreme conseguenze.

L’età della giovinezza serve a vivere l’innamoramento. Come un fragile albero, l’amore ha bisogno di essere coltivato, giorno dopo giorno pazientemente. Nei primi anni di coppia c’è entusiasmo, dopo si approfondisce, se è vero amore diventa più bello. Come funziona l’amore? È un qualcosa di cui o fai esperienza o sono chiacchiere al vento. Perché amo mia moglie? Non lo so. Sono certo che ad un certo punto ho deciso di amare mia moglie. Ho scelto di essere felice. Tu scegli di essere felice. Ho scelto di amare mia moglie e alla fine di un cammino abbiamo scelto di sposarci. È venuto quasi naturale. Ci è sembrata una logica conseguenza.

L’amore per definizione deve generare vita. Io e mia moglie siamo due persone diverse, non una cosa sola, ci amiamo nella differenza. Un matrimonio può essere fecondo anche senza propri figli biologici. Pensiamo a quelle coppie che non possono generare figli per impedimenti naturali, ma il matrimonio deve necessariamente sbocciare nella vita, l’amore è vita.

 

 

 

Domenica insieme al parco del Valentino con Spazio anch’io

Domenica 31 marzo 2019 si svolgerà la “Domenica insieme al Valentinodalle 15:00 alle 17:30 a Spazio anch’io. Evento organizzato dall’Oratorio san Luigi.
La giornata inizierà con un torneo di calcio alle 15:00 (gratuito), per il quale è chiesto di inscriversi la dominca stessa alle 14:30 presso Spazio anch’io (oppure passare durante la settimana a iscriversi presso gli educatori), per i genitori e figli ci sarà anche il torneo di calcio balilla e il ping pong. La giornata finirà verso le ore 17:30 con la merenda per tutti.

Ci sarà Attività, giochi e animazione per genitori e figli che non partecipano al torneo.

Venite numerosi !

Scarica qui l’invito

 

 

Sala Giovani DB – “Credere è rinunciare a ragionare?”

Martedì 19 marzo 2019, ore 20.30, presso la Sala Giovani DB (via Ormea 4, Torino), avrà luogo l’incontro con Ermete Tessore –  salesiano ed insegnante nelle scuole superiore – che cercherà di dare una risposta alla domanda provocatoria:  “Credere è rinunciare a ragionare?” – un dialogo in cui scienza e religione si incontrano.

La Sala Giovani DB è un’iniziativa volta al confronto, alla creazione di rapporti interpersonali, nonchè allo svolgimento di attività di svago. La sala in particolare è un luogo dove ognuno è libero di esprimere la propria opinione senza aver paura dei giudizi altrui.

Tra le iniziative proposte spiccano incontri riguardanti temi scelti da noi giovani, che spaziano tra ambiti scientifici, umanistici, sociali e religiosi. I temi trattati vengono approfonditi mediante l’intervento di esperti del settore in questione, che gentilmente si offrono di aiutarci in questo percorso di riflessione.

Se anche tu vuoi entrare a far parte del nostro gruppo mandaci un messaggio e lasciati coinvolgere!

La parola a Robert Cheaib

Galileo non era ateo, Galileo era un grande uomo di scienza ma anche un uomo di Fede: era anche un uomo oculato. Galileo ad esempio sapeva distinguere tra l’ambito delle Scienze scritturistici e l’ambito delle Scienze Umane. Di lui è la bellissima distinzione:

“la Bibbia non ci dice Com’è fatto il cielo, ma come si va in cielo.”

Ecco questa distinzione è interessante, ci fa capire che gli ambiti possono dialogare senza doversi parlare addosso. E ancora Galileo:

“Procedono di pari dal verbo Divino la scrittura sacra e la natura. Quella come dettatura dello Spirito Santo e questa come osservantissima esecutrice degli ordini di Dio.”

Qua vediamo una chiarezza mentale grande che è Galileo ha, gli ambiti del sapere si incontrano Se ognuno rispetta il suo luogo e il suo status.

Scopri di più:

 

Educare verso la LIBERTA’: Tempo libero e divertimento

Dopo il successo del primo incontro tenutosi mercoledì 13 Marzo 2019 all’Oratorio San Luigi sul tema Costruire un linguaggio comune, continua il ciclo di incontri Educare verso la LIBERTA’.
Mercoledì 20 Marzo 2019, all’Oratorio San Luigi dalle 18.00 alle 20.00, ci sarà il secondo appuntamento dal tema Tempo libero e divertimento. L’incontro vuole essere un’occasione di condivisione tra adulti dove interverranno gli educatori di strada dell’Oratorio e racconteranno la loro presenza fra i giovani. Questa esperienza acquisita sul campo in questi anni di lavoro sarà utile per conoscere meglio come gestiscono i giovani il proprio loro tempo libero, per capire come aiutarli a scegliere di fermarsi di fronte a divertimenti pericolosi diventando promotori di valide alternative. Durante l’incontro verrà proposto ai partecipanti di prendere parte a dei gruppi di lavoro per analizzare delle specifiche situazioni di rischio. Condurranno l’incontro Marco Mele, educatori di strada dell’Oratorio San Luigi, e Chiara Beltramino, volontaria SCN operatrice educativa di strada dell’Oratorio San Luigi. Modererà l’incontro Manuele Marco.
Vi aspettiamo numerosi.

Don Bosco San Salvario – Educativa di Strada

Si è svolto nella giornata di mercoledi 13 marzo il primo incontro di Educativa di Strada presso l’Istituto Magistrale Regina Margherita. Queste le principali attività svolte:

  • Mettersi in discussione ed approfondire le conoscenze con i giovani dell’Istituto;
  • Lavorare sulla raccolta corretta delle informazioni e fornire strumenti adeguati per riflettere sul divertimento e sulle dipendenze, a partire da San Salvario.

Educare verso la LIBERTA’ – Dipendenze, che fare?

Dipende, da che dipende, da che punto guardi il mondo tutto dipende (Jarabe de Palo)

Mercoledì 13 Marzo 2019, all’Oratorio San Luigi di via Ormea 4, dalle 18.00 alle 20.00, inizierà un ciclo di quattro incontri sul tema Educare verso la LIBERTA’ – Dipendenze, che fare?. Gli incontri sono dedicati agli adulti, genitori, educatori e tutti coloro che desiderano conoscere i bisogni dei bambini, degli adolescenti e dei giovani. Gli incontri avranno tutti approfondimenti differenti e hanno come obiettivi quelli di acquisire un linguaggio semplice, corretto e condiviso, comprendere i bisogni non appagati e le sofferenze inespresse che stanno all’origine dello sviluppo di una dipendenza, parlare delle questioni relazionali alla base del problema e condividere strategie efficaci per prevenire e affrontare le dipendenze. Gli appuntamenti continueranno nei seguenti quattro mercoledì di Marzo e nel primo mercoledì di Aprile. Gli esperti che interverranno saranno salesiani, professionisti del sociale dell’oratorio, il Nucleo di prossimità della Polizia Municipale, il Comando dei Carabinieri di San Salvario, O.N.D.A.1, Gruppo Abele e la Cooperativa Sociale Terra Mia.