PILLOLA DELLA DOMENICA

Come si catturano le scimmie

I cacciatori di scimmie hanno escogitato un me­todo geniale e infallibile per catturarle. Quando han­no scoperto la zona della foresta in cui più spesso si radunano, affondano nel terreno dei vasi con il collo lungo e stretto. Con molta attenzione coprono di ter­ra i vasi, lasciando libera solo l’apertura a pelo d’er­ba. Poi mettono nel vaso una manciata di riso e bac­che, di cui le scimmie sono molto ghiotte.
Quando i cacciatori si sono allontanati, le scim­mie ritornano. Curiose per natura, esaminano i vasi e, quando si accorgono delle ghiottonerie che con­tengono, infilano le mani dentro e abbrancano un grossa manata di cibo, la più grossa possibile. Ma il collo dei vasi è molto stretto. Una mano vuota vi scivola dentro, quando è piena non può assolutamente venire fuori. Allora le scimmie tirano, tirano.
È il momento che i cacciatori, nascosti nei paraggi, aspettano. Si precipitano sulle scimmie e le cattura­no facilmente. Perché esse si dibattono violentemente, ma non le sfiora neppure per un attimo il pensiero di aprire la mano e abbandonare ciò che stringono in pugno.

Quanta gente perde la vita per la paura di allentare i pugni con cui stringe ciò che crede indispensabile ed è inutile.
Eleganti e sorridenti, i cacciatori sono sempre in azione: nascondono le loro trappole sulle riviste pa­tinate, nei teleschermi e agli angoli delle strade. Na­sce così un popolo dai pugni perennemente chiusi e il cuore spento.

In cammino con Maria

Il mese di maggio è il periodo dell’anno che più di ogni altro abbiniamo alla Madonna. Un tempo in cui si moltiplicano i Rosari, sono frequenti i pellegrinaggi ai santuari, si sente più forte il bisogno di preghiere speciali alla Vergine. E “Maria era la ragazza con un’anima grande che esultava di gioia (Lc 1,47), era la fanciulla con gli occhi illuminati dallo Spirito Santo che contemplava la vita con fede e custodiva tutto nel suo cuore (Lc 2,19,51)… Quella ragazza oggi è la Madre che veglia sui figli, su di noi suoi figli che camminiamo nella vita spesso stanchi, bisognosi, ma col desiderio che la luce della speranza non si spenga”

(Papa Francesco).

Cammino di fede legato in modo indissolubile a Maria da quando Gesù, morente sulla croce, ce l’ha donata come Madre dicendo: «Ecco tua madre!» (Gv 19,27). Queste parole hanno il valore di un testamento e danno al mondo una Madre. Da quel momento la Madre di Dio è diventata anche Madre nostra! Mamma di tutti!

Una mamma che guarda tutti noi, ciascuno di noi. Ci guarda, con tenerezza, con misericordia, con amore. Così ha guardato il figlio Gesù, in tutti i momenti della sua vita, gioiosi, luminosi, dolorosi, gloriosi, come contempliamo nei Misteri del Santo Rosario, semplicemente con amore. Quando siamo stanchi, scoraggiati, schiacciati dai problemi, guardiamo a Maria, sentiamo il suo sguardo che dice al nostro cuore: “Forza, figlio, ci sono io che ti sostengo!”. La Madonna ci conosce bene, è mamma, sa bene quali sono le nostre gioie e le nostre difficoltà, le nostre speranze e le nostre delusioni. Quando sentiamo il peso delle nostre debolezze, dei nostri peccati, guardiamo a Maria, che dice al nostro cuore: “Rialzati, va’ da mio Figlio Gesù, in Lui troverai accoglienza, misericordia e nuova forza per continuare il cammino”.

Impariamo da lei. Tre parole sintetizzano l’atteggiamento di Maria: ascolto, decisione, azione. Sono parole che indicano una strada anche per noi di fronte a ciò che ci chiede il Signore nella vita.

Maria sa ascoltare Dio. Attenzione: non è un udire superficiale, ma è l’“ascolto” fatto di attenzione, di accoglienza, di disponibilità verso Dio. Non è il modo distratto con cui a volte noi ci mettiamo di fronte al Signore o agli altri: udiamo le parole, ma non ascoltiamo veramente. Maria è attenta a Dio, ascolta Dio. Ma Maria ascolta anche i fatti, legge cioè gli eventi della sua vita, è attenta alla realtà concreta e non si ferma alla superficie, ma va nel profondo, per coglierne il significato. È  madre che ascolta.

È madre che decide. Maria non vive “di fretta”, con affanno, ma, come sottolinea san Luca, «meditava tutte queste cose nel suo cuore» (Lc 2,19.51). Ma non si ferma neppure al momento della riflessione; fa un passo avanti: decide. Non vive di fretta, ma solo quando è necessario “va in fretta”. Nella vita è difficile prendere decisioni, spesso tendiamo a rimandarle, a lasciare che altri decidano al nostro posto; a volte sappiamo quello che dobbiamo fare, ma non ne abbiamo il coraggio. Maria non si lascia trascinare dagli eventi, non evita la fatica della decisione. E questo avviene sia nella scelta fondamentale che cambierà la sua vita: «Eccomi sono la serva del Signore» (Lc 1,38), sia nelle scelte più quotidiane, ma ricche anch’esse di significato.

È madre che agisce.  L’agire di Maria è una conseguenza della sua obbedienza alle parole dell’Angelo, ma unita alla carità: va da Elisabetta per rendersi utile; e in questo uscire dalla sua casa, da se stessa, per amore, porta quanto ha di più prezioso: Gesù; porta il Figlio. A volte, anche noi ci fermiamo all’ascolto, alla riflessione su ciò che dovremmo fare, forse abbiamo anche chiara la decisione che dobbiamo prendere, ma non facciamo il passaggio all’azione. E soprattutto non mettiamo in gioco noi stessi muovendoci “in fretta” verso gli altri per portare loro il nostro aiuto, la nostra comprensione, la nostra carità; per portare anche noi, come Maria, ciò che abbiamo di più prezioso e che abbiamo ricevuto, Gesù e il suo Vangelo, con la parola e soprattutto con la testimonianza concreta del nostro agire.

Allora ripartiamo da Maria, per imparare da Lei, per affidarci a Lei, per farci aiutare da Lei. Anche noi imparare, come Lei, a fidarci di Dio, a dire con Lei: “eccomi, accada di me secondo la tua parola” . Certi che il Signore anche a noi rinnova la stessa promessa:  «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».

don Claudio

Questa settimana parliamo di….

Gruppo “Terza Età”

Il gruppo “Terza Età”, nato negli anni ‘70-‘80, riunisce persone della terza età e si avvale di tre volontari – scelti e nominati dal parroco (Giuseppina Bosco dal 1992, Andreina Ghirardi dal 2006, Loredana Montaldo dal 2016) – che offrono servizio di animazione, e di altri volontari, membri essi stessi del gruppo, come supporto per i servizi necessari.

Prima Comunione – 14 maggio 2023

Pellegrinaggi mariani

In questi giorni abbiamo vissuto due piccoli pellegrinaggi a due santuari mariani molto cari ai torinesi.

Sabato 13 maggio siamo stati con un gruppetto della comunità al Santuario della Consolata, …..

Mercoledì 17 maggio, insieme alla comunità salesiana del San Giovannino, abbiamo animato la Messa, presieduta da don Claudio, della novena in preparazione della festa dell’Ausiliatrice, nella Basilica a lei dedicata …..