Vivere la settimana Santa con …un pensiero al giorno

LUNEDI’ SANTO

Ci fermiamo su questa scena del Vangelo, in cui una donna, Maria, cosparge di olio prezioso e
profumato i piedi di Gesù e li asciuga con i suoi capelli. Questa donna con questo gesto fa qualcosa per Gesù. Ed è qualcosa di nuovo, di bello. Se voi notate, sempre nel Vangelo c’è Gesù che fa qualcosa per qualcuno. Qui Gesù non fa niente: è questa donna che fa qualcosa per Gesù. Qui sta il mistero di questo brano. Questa donna rappresenta ciò che avverrà alla fine del Vangelo: la reciprocità d’amore con il Signore. E’ il senso del Vangelo: Dio è amore e l’amore è presente dove? Dove è riamato, altrimenti è ucciso. Quindi questa donna rappresenta il frutto maturo del Vangelo, il Vangelo ci vuol portare a diventare come questa donna, che è la sposa che ama lo sposo con lo stesso amore.
Gesto che Gesù riconosce e apprezza, “Lasciala fare”, ma diventa anche invito, “ I poveri li avete sempre con voi”, come a dirci che quell’amore che dobbiamo al Signore deve passare attraverso l’amore verso i fratelli, in primo luogo i più poveri, i più bisognosi. Ma se ci pensiamo bene siamo tutti bisognosi, bisognosi di amore. Perché allora non provare a tradurre queste parole in atteggiamento concreto. In questi giorni “costretti” a casa proviamo a versare del profumo sui piedi del Signore, versando attenzioni, servizio, disponibilità, aiuto vicendevole, pazienza… in casa, verso i nostri familiari.
Anche tutta la nostre casa si riempirà dell’aroma di quel profumo.

https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20200406

 

MARTEDI’ SANTO

E’ un momento di festa. Gesù festeggia la Pasqua con i suoi amici. I suoi discepoli, con coloro che avevano condiviso con Lui gli ultimi tre anni della loro vita. Avevano lasciato la loro casa, la famiglia, gli amici, il lavoro, spinti dall’amore che è nato nel loro cuore per Gesù. Avevano
compreso che in Lui c’era la loro salvezza, con Lui potevano dare un senso alla loro vita.
Ma succede qualcosa di strano. Avviene un tradimento, è annunciato un rinnegamento!
Ma cosa succede ai discepoli? Perché Giuda lo tradisce e Pietro lo rinnega? Perché, se amavano così tanto quest’uomo, da abbandonare tutto per condividere con Lui la vita, lo hanno tradito e rinnegato? Ma pensandoci bene non succede così anche a tutti noi? Anche noi mettiamo in atto il tradimento! Vogliamo bene a delle persone, però succede che le giudichiamo, le critichiamo, ne parliamo male. Quando noi parliamo male di qualcuno a qualcun altro, in quel momento noi mettiamo in atto il tradimento, come ha fatto Giuda.
Sappiamo che la cattiva parola, uccide quasi più della spada! La cattiva parola toglie la dignità alla persona che subisce il giudizio, ne scredita l’integrità fino ad arrivare a rinnegarla. Accade che si rinnega un affetto e il sentimento che si prova, per interessi personali o per paura.
Eppure, quando leggiamo questo passaggio del Vangelo, ci meravigliamo e pensiamo: ma come ha fatto Giuda a tradire Gesù e, come ha fatto Pietro a rinnegarlo? Fossi stato io al loro posto, non l’avrei fatto! Ma succede così ogni giorno: quando non riconosciamo Gesù in ogni fratello o sorella e ci comportiamo male con loro, quante volte Lo rinneghiamo e mettiamo in atto il tradimento!
Alcuni per raggiungere degli obiettivi, come Giuda, sono pronti a tradire l’amicizia e l’amore, altri per paura, come Pietro, arrivano al punto di rinnegare gli affetti.
Ma Pietro ci insegna che il Signore è sempre pronto a perdonarci, anche dei nostri tradimenti, se noi ci affidiamo a Lui.  In questa settimana Santa, il Vangelo ci invita a guardarci in profondità, ci invita al pentimento e ci
ricorda che noi siamo perdonati da Gesù già dal principio, perché Dio è un Dio misericordioso.
Allora, non dobbiamo rattristarci se vediamo in noi qualcosa che non va, al contrario dovrebbe essere occasione di gioia l’essere riusciti a riconoscere il nostro errore e avere l’opportunità di allontanarlo dal nostro cuore.

https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20200407

 

MERCOLEDI’ SANTO
Ancora Giuda protagonista. Ci ha accompagnato in questi giorni. Sembra l’unico colpevole di tutto quello che celebriamo in questi giorni. E’ lui che tradisce! E’ lui che vende Gesù! Ma è realmente l’unico colpevole? A leggere il Vangelo qualche dubbio dovrebbe sorgere. Davanti alla sua domanda «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà», tutti si sentono chiamati in causa.
Ciascuno cominciò a domandargli: «Sono forse io, Signore?». A quella tavola nessuno si sente esente dalla possibilità di essere il traditore. Anche se è Giuda che ha compiuto il passo recandosi dai capi dei sacerdoti, l’annuncio di Gesù lascia tutti con il dubbio di essere i responsabili di un tradimento.
A parte l’orgoglio umano che spesso ci spinge a metterci sempre al primo posto, anche nei confronti di Dio, l’atteggiamento dei discepoli è facilmente condivisibile. Chi può dire, nella propria
vita, di non aver mai tradito Gesù, di non averlo messo da parte, venduto, allontanato per qualcosa di futile, di poco valore. E chi, di fronte al tradimento cerca poi di arrampicarsi sugli specchi trovando valide scuse e cercando giustificazioni per non sentirne il peso? Allora chiediamoci «Signore sono forse io? ». Io che non so perdonare ai miei fratelli? lo che non spezzo il pane della misericordia, dell’amicizia, della solidarietà? Sono io Signore? lo che non mi fermo ad ascoltare, a confortare, ad abbracciare? Sono forse io Signore? lo che non so pregare per i miei fratelli, io che davanti ad una sofferenza preferisco guardare da un’altra parte? Dimmi, Signore, sono forse io? Sono io che chiudo a chiave la porta del cuore standomene al sicuro e tutti gli altri fuori? lo che tradisco il mio amico con le mie parole che feriscono, pur di prevalere? lo che chiudo porte invece di accogliere? lo che tradisco l’amore? Signore, dimmi, sono forse io? «E Gesù gli rispose: “Tu l’hai detto”». Ma nonostante tutto, il tradimento di Giuda, il rinnegamento di Pietro, la fuga di tutti i discepoli Gesù è ora li con loro a mangiare la Pasqua. Si offre a loro per offrirsi ad ogni uomo, in ogni condizione e situazione si trovi. È li con loro per amarli fino alla fine insegnando loro come amare, come servire il prossimo. Che grande amore quello di Dio, sempre presente, fedele, in attesa di un
nostro gesto, di una risposta d’amore.
https://www.chiesacattolica.it/liturgia-del-giorno/?data-liturgia=20200408

 

Don Claudio

#restoacasaconTE – 3° Puntata

 Carissimi , 
è la prima volta nella  vita  di tutti noi, credo, che non si celebri, nelle chiese e nelle strade, la Domenica delle Palme , che non entri nelle nostre case quel ramo di ulivo, segno di benedizione per tutti noi.
 
Questa, però, può essere l’occasione in cui voi  potete dare anche solo un segno di questa giornata particolare, (l’ascolto di un racconto, un disegno, un gesto, un canto, una preghiera, una “creazione” manuale) , attraverso un’esperienza vissuta,  che certamente rimarrà impressa nella memoria  in questo tempo singolare, entrando così insieme ai vostri figli nel mondo della fede .
 
 Vi offriamo qui tanti spunti diversi :

https://www.diocesi.torino.it/catechistico/?post_type=wd-appuntamenti&p=2090&preview=true

(trovate Resto a casa con Te , sia in formato pdf, sia in formato Word )

 
 Con don Claudio e don Mario, e catechisti tutti , 
teniamoci uniti nella Speranza e nella fiducia !

Notizie dalle Parrocchie: la “strana” Settimana Santa

 

Cari parrocchiani, mai avrei immaginato di dovervi incontrare a distanza, in questa Pasqua di fatica e dolore, chiusi in casa senza la possibilità di uscire.
Non avrei mai pensato che restare “confinati” potesse essere un atto d’amore, per salvare vite umane. Mai avrei creduto che la lontananza sarebbe stata la condizione per sentirsi vicini.
La situazione è tale che non solo la Pasqua, ormai prossima, ma tutta la nostra organizzazione di vita, anche come credenti, è stata stravolta.
Situazione strana, come strana sarà la prossima Settimana Santa. Potremmo anche chiamarla la “strana Settimana Santa del 2020”. Strana perché per la prima volta non parteciperemo ai Sacri Riti della Domenica della Palme, della lavanda dei piedi, della Via Crucis e della Santa Pasqua.
Anche la festa quest’anno sarà celebrata in forma scarna, essenziale, quasi povera. Però questa situazione può essere
l’occasione di vivere con più convinzione la nostra relazione con Gesù nel suo amore per noi fino alla fine. Possiamo
riascoltare più nitido quel grido di vittoria sulla morte, che ci è stato consegnato nel Battesimo, come la verità più nuova e feconda della storia: tratti fuori dalla morte e immersi nella sua vita! Ci mancheranno tanti segni (ulivo benedetto, lavanda dei piedi, processioni, visita al Sepolcro, il fuoco acceso sul sagrato…); sarà difficile potersi confessare e fare la comunione.

Rimane però l’essenziale. Resta la celebrazione dell’Ultima Cena, memoriale di quel pane dato e sangue versato per noi! Resta l’Adorazione della Croce, misura di un amore infinito! Resta l’accensione del Cero nella notte di Pasqua, segno di vittoria su ogni tenebra! Resta tutto l’essenziale! Per voi e per tutti! Ve lo assicuro!
Il non vedere nessuno in chiesa durante queste celebrazioni sarà anche per me sensazione strana, ma spingerà il mio cuore ad essere lì ancor più a nome vostro, a celebrare davvero ancor più uniti a voi, per voi!
E per tutti un invito: prendiamo tempo per noi. Apriamo il cuore a quello che sta avvenendo, non facendoci prendere dall’angoscia per i problemi, gravi, reali e crescenti (salute, economia, lavoro, ordine pubblico…), ma guardiamoli uno ad uno mentre li deponiamo, con la fede che abbiamo, nelle mani ferite di Gesù o accanto al costato del Crocifisso-Risorto!
Papa Francesco, all’inizio della Quaresima, prima che cominciasse da noi il dramma della pandemia, ci invitava a guardare le braccia aperte del Cristo sulla croce, non solo perché lì ci ritroviamo i nostri pesi, ma anche perché dentro a quelle piaghe c’è il suo amore appassionato per ognuno di noi, fino a dar la vita. Scriveva il Papa: Lasciatevi salvare nuovamente da Cristo!
Lasciamoci abbracciare, Lui può anche ora, senza rischi!
Concludo con questo ultimo pensiero: da tante settimane si vede appeso ai terrazzi lo slogan “Tutto andrà bene”. È vero perché con Gesù Risorto più nessuno di noi è abbandonato al proprio destino ma accompagnato ad una vita senza fine.
Allora faccio mie le parole di don Franco Del Piano, morto a 42 anni di leucemia, che a pochi giorni dalla sua morte scriveva ai suoi ragazzi:
Se, nonostante tutto siamo ottimisti è perché Cristo è risorto! Se spero in un mondo migliore è perché Cristo è risorto! Se non mi spavento di me stesso è perché Cristo è risorto! Immersi nella sua morte e risurrezione, risorgiamo ogni giorno. Un augurio a voi: sentite che Cristo è risorto anche per ognuno di voi e per tutti i vostri cari.

Qui potete trovare il foglietto completo con le indicazioni per la Settimana Santa: 2020-04-5 [Palme -A]

 

CATECHISMO
Visto il protrarsi della situazione, che non sembra abbia un rapido termine, e per venire incontro alle famiglie alle prese anche con aspetti organizzativi e non lasciare nell’incertezza, si è deciso di spostare le celebrazioni dei sacramenti (Prima Confessione, Prima Comunione, Cresime) in autunno.
Vi chiedo di continuare il cammino catechistico in casa insieme in famiglia. Noi insieme ai catechisti ci impegniamo
ad accompagnarvi in questa bella missione e compito.
NB. Per quanto riguarda Battesimi e Matrimoni valuteremo e concorderemo insieme con le famiglie le varie situazioni.

 

don Claudio

 

 

 

Raccolta donazione alimenti

La Parrocchia Santi Pietro e Paolo, in collaborazione con l’Agenzia per le Sviluppo di San Salvario, ha organizzato un’attività di raccolta alimenti per le famiglie di San Salvario che in questo particolare momento sono più in difficoltà.

Vuoi essere anche tu vicino a chi ha di meno? Ecco come fare:

-per il ritiro della donazione alimenti presso la tua abitazione scrivi a segreteria@agenzia.sansalvario.org

-per la consegna in Parrocchia in via Saluzzo 25 bis: LUN-VEN dalle 8 alle 12 e dalle 15 alle 18; SAB e DOM dalle 15 alle 18.

Per informazioni: 011 6505176

 

FDM: che la sfida continui!

Visto che l’emergenza sanitaria si sta prolungando e la noia rischia di invaderci sempre di più, gli Animatori del gruppo FDM hanno deciso di ricominciare a giocare, riflettere, fare gruppo a distanza insieme ai ragazzi, coinvolgendo anche i genitori. Continueremo a stare insieme con delle sfide settimanali che contribuiranno a far avanzare le classifiche per le quali i ragazzi stavano già competendo prima di questo periodo di isolamento:
BEATI QUELLI CHE…
1) Ci stanno! Vince chi partecipa di più, mettendoci la faccia e il cuore…
2) Giocano! Vince chi fa più punti nei giochi proposti…
3) Camminano! Vince dimostra di fare più “passi”  di crescita…
Ed ecco qua la PRIMA SFIDA che lanciamo ai ragazzi per questa prima settimana e che contribuirà alla classifica BEATI QUELLI CHE… Ci stanno!
Prima di questo stop forzato stavamo iniziando a fare un murales nella nostra stanza, il cosiddetto JoyWall. Se siete ragazzi che “ci stanno” provate a fare un disegno di voi stessi o di qualcosa che vi rappresenta e verrà inserito in una bolla del murales. Così come hanno già fatto due membri illustri del gruppo, due fondatori diciamo (Gesù e Don Bosco)! Potete accompagnarlo con una frase oppure se siete coraggiosi con un video di risposta a quello degli animatori (magari raccontandoci un modo originale con cui trascorrete questo periodo di isolamento…). Quando torneremo in oratorio ovviamente il murales da digitale diventerà reale!
Stay On-line!

FDM: che la sfida continui!

FDM: che la sfida continui!BEATI QUELLI CHE…1) Ci stanno! 2) Giocano!3) Camminano!Per saperne di più visita il sito Don Bosco San Salvario

Publiée par Santi Pietro e Paolo – Torino sur Mercredi 1 avril 2020

#restoacasaconTE – 3° Puntata

Carissimi,

ci sono molti modi e stili per mettersi in ascolto e riconoscere la presenza di Gesù accanto a ciascuno di noi.   Papa Francesco ieri sera ci ha fatto capire che la  preghiera è tutto ascoltare Gesù Parola ,  chiederci cosa quella Parola dice a noi, alla nostra vita .

Quanto vi offriamo di condividere  in  famiglia o proporre ai vostri figli non è un obbligo, tanto meno un compito, ma un’opportunità  in cui scegliere magari solo l’ascolto del racconto, leggere un quadro che racconta il Vangelo, imparare un piccolo canto .

 Questa volta trovate tutto su questo link dell’ufficio catechistico diocesano :
GRAZIE a tutti quelli che ci hanno scritto : le vostre osservazioni, i vostri pensieri i sono per noi un grande aiuto e segno di vicinanza e importanti !
Un affettuoso  saluto a voi tutti  Patrizia

P.S.   Su google o altro motore di ricerca youtube, digitando Messa Santa Marta, si possono riascoltare le omelie delle Messe di Papa Francesco celebrate  ogni mattino alle 7:00

L’Oratorio ti è vicino: scopri come

L’Oratorio vuole essere vicino alle famiglie, anche oggi.

Per questo si stanno sperimentando nuove forme di accompagnamento nei diversi ambiti di intervento.

Hai bisogno di un aiuto o conosci famiglie di San Salvario che sono attualmente in difficoltà? Di seguito riportiamo le possibilità di sostegno attivate.

Contattaci e cercheremo di fare diventare sempre più viva la frase di don Bosco:”Vicino o lontano in penso sempre a voi!”

#restoacasaconTE – 2° Puntata

Messaggio da don Claudio e le catechiste di San Salvario per le famiglie e tutti i bambini:

“Carissimi,

Qui  in allegato il foglio con la parola del parroco e notizie della parrocchia e anche la seconda puntata di alcune proposte per aprire in famiglia un tempo di condivisione  tra voi  con Gesù .

Abbiamo  inserito  il codice colore  per meglio orientarsi, scegliere  le proposte  più adatte ,tenendo presente che  NON è necessario “fare” tutto.

Quello che è davvero  importante è che possiate cogliere  questo tempo particolare come un’ occasione inaspettata, ma importante, per mettersi in gioco tutti grandi  e piccoli , nel desiderio di  approfondire la conoscenza di Gesù, in tanti e altri  modi , nel cuore della vostra casa . 

 CI sono diversi  link su youtube in cui sentire un salmo disegnato e detto da un bambino , un mosaico particolare, disegni da colorare e il testo del Vangelo  a leggere a più voci, o da ascoltare raccontato da una catechista in un video. 

A voi e ai vostri figli scoprire  e scegliere quello più adatto o che più vi piace.

Speriamo di incontrarci molto presto!”

Cliccando qua sotto troverete il materiale

restoacasaconTe 22 marzo

#restoacasaconTE – 1° Puntata

Messaggio da don Claudio e le catechiste di San Salvario per le famiglie e tutti i bambini:

“Carissimi ,

sentiamo più che mai il bisogno di restare vicini anche nella distanza fisica, di comunicare e confermarci nella Speranza e  nella fede in questa faticosa, difficile  quotidianità.

Con don Claudio e  la diocesi abbiamo pensato a come continuare il discorso della catechesi a casa , in famiglia. Trovate allegato uno strumento  con diverse proposte, che potete utilizzare  con i vostri bambini e ragazzi, e che può lasciare un’eco buona anche in noi  adulti.   

Si compone di alcune parti:

  1. Le parole per nutrire la fede e qui trovate :
  2. ll testo del Vangelo,
    b. un testo di narrazione dialogata,
    c. il link di un video con il racconto per i ragazzi
    d. un breve commento, soprattutto per gli adulti, come accompagnamento di un tempo per stare sulla Parola di Dio
    e. il racconto attraverso un’opera d’arte con una pagina di commento all’immagine ed alcune domande-guida alla lettura dell’immagine
    f. alcuni disegni da colorare e guardare con i più piccoli

 

  1. I segni per nutrire la fedequi trovate :
  2. la proposta di preghiera con un salmo (vedi link) 
  3. il riferimento al sussidio proposto dall’Ufficio Liturgico diocesano
  4. l’invito ad allestire un angolo della preghiera

 

  1. Le relazioni per nutrire la fede in cui è inclusa :

L’indicazione di gesti da fare per la preghiera e per curare la fraternità”

 

Cliccando qua sotto troverete il materiale:

resto a casa con Te

 

 

Noi pensiamo sempre a voi

L’èquipe educativa di Don Bosco San Salvario non si dimentica di tutti i giovani che gli sono affidati. In questo momento di difficoltà continua a lavorare per farsi sentire vicina: tutti i salesiani e gli educatori si stanno sperimentando per abbattere insieme i nuovi muri della paura, della solitudine e della distanza che l’emergenza vuole costruire. Da dove partire?

Don Bosco quando era a Roma, lontano dai suoi giovani, scrisse loro: “Miei carissimi figliuoli in Gesù Cristo, vicino o lontano io penso sempre a voi. Un solo è il mio desiderio, quello di vedervi felici nel tempo e nell’eternità. Questo pensiero, questo desiderio, mi risolsero a scrivervi questa lettera.”

Mossi da questo abbraccio di penna… il lavoro continua e si trasforma ogni giorno!