
PILLOLA DELLA DOMENICA
Amore vero
C’era una volta un saggio eremita, che accoglieva, alla sua scuola, tutti i giovani generosi, e pieni di ideali, che volevano apprendere la vera saggezza! Per saggiare la loro indole più intima, aveva ideato un curioso espediente… Davanti all’alloggio, di ogni allievo, aveva collocato un barile, d’acqua piovana, in cui aveva fatto cadere una formica!
Arrivarono, un giorno, tre allievi… Il primo, guardò nel barile, e vide la formica! Le disse: «Cosa ci fai, nel mio barile, d’acqua piovana?». E la schiacciò! Egoismo… Poi, arrivò il secondo! Guardò, vide la formica, e disse: «Sai, è molto caldo, anche per le formiche! Tu non fai nessun danno… Resta pure, nel mio barile!». Tolleranza… Arrivò il terzo, e non pensò a comportarsi con tolleranza, né ad andare in collera! Vide la formica, nel barile e, spontaneamente, le diede un po’ di zucchero… Questo, è amore.
“C’è qualcuno, sulla strada, e ha bisogno di me… Mi fermo! Qualcuno ha fretta, e lo lascio passare! Qualcuno piange, e io dico: «Posso essere, d’aiuto?». Non si ama, per essere amati, in cambio! Si ama, per amare…”.

Domenica 13 Aprile 2025 – Domenica delle Palme – C
Dal vangelo secondo Luca (19,28-40)
In quel tempo, Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme. Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo: «Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale non è mai salito nessuno. Slegatelo e conducetelo qui. E se qualcuno vi domanda: “Perché lo slegate?”, risponderete così: “Il Signore ne ha bisogno”». Gli inviati andarono e trovarono come aveva loro detto. Mentre slegavano il puledro, i proprietari dissero loro: «Perché slegate il puledro?». Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno». Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù. Mentre egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada. Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, pieni di gioia, cominciò a lodare Dio a gran voce per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo: «Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli!». Alcuni farisei tra la folla gli dissero: «Maestro, rimprovera i tuoi discepoli». Ma egli rispose: «Io vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre».
Settimana Santa. Indirizzare il cuore.
Nelle case si fanno le “pulizie pasquali”, si rimette tutto “in ordine”. E noi? Che possiamo fare? Mi pare davvero un buon invito quello di “mettere ordine”, per entrare nella Pasqua.
Infatti, tutti abbiamo i nostri “casini” nella vita! Spesso capita di percepirla un po’ così la vita: tanta confusione, caos. Un cuore talvolta disperso e confuso nella matassa aggrovigliata e arruffata dei giorni, specie in questo tempo così incerto e faticoso. Ma come fare?
Fra le tante cose che potremmo decidere di fare, perché questa settimana sia davvero “santa”, credo diventi soprattutto importante indirizzare il cuore. E’ fondamentale. Se il cuore non sente, se non c’è un’affezione del cuore, le nostre gambe, le nostre mani, le nostre idee, i pensieri, non si muovono, non camminano, non si convertono! Allora proviamo a mettere in moto il cuore, preparandoci a vivere questa settimana. Diamo credito alle parole di Gesù : “Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore!” (Mt 6,21)
Consideriamo un tesoro questi giorni. È proprio lì che devi portare il tuo cuore! Ma attenzione: non si tratta di un “va’ dove ti porta il cuore”. No! Ma, piuttosto, “porta il cuore dove vai!”.
In questa settimana, saremo invitati a partecipare a tante liturgie, soprattutto i giorni del triduo santo. Chiamati a meditare i momenti centrali della vita di Gesù e della nostra fede. A cogliere la profondità di questi eventi. Ma lì mettiamoci il cuore! Se manca il cuore, il rischio è che sia tempo sprecato, tempo buttato!
Chiamati dunque a metterci vicino a Lui, il Signore Gesù, a camminare al suo fianco, a stare fisicamente, ma soprattutto con il cuore, accanto a Lui: cuore a cuore!
In questo tempo, spesso di incertezza, di paure, trovare una casa dove mettere il nostro cuore non è poca cosa… e noi come credenti abbiamo questa possibilità: far riposare il nostro cuore nel cuore di Gesù.
In questa settimana guardiamo il Crocifisso. “Chiese Pilato: «Ma allora, che farò di Gesù, chiamato il Cristo?». Tutti risposero: «Sia crocifisso!»” (Mt 27,22).
La vivremo a tu per tu con il più sconvolgente e destabilizzante mistero di Dio: il suo dono totale, la sua morte, il suo silenzio, la sua risurrezione.
«Può sembrarci tanto distante il modo di agire di Dio, dice papa Francesco, che si è annientato per noi, mentre a noi pare difficile persino dimenticarci un poco di noi. Egli viene a salvarci; siamo chiamati a scegliere la sua via: la via del servizio, del dono, della dimenticanza di sé. Possiamo incamminarci su questa via soffermandoci in questi giorni a guardare il Crocifisso, è la “cattedra di Dio”».
Lasciamolo entrare nella nostra casa. Lasciamo che la nostra vita sia invasa dall’irrefrenabile profumo del dono. Il suo dono. L’amore immenso e gratuito di un Dio che si lascia contemplare sulla croce in tutta la sua sconvolgente e folle radicalità.
Prima di celebrare la Pasqua chiediamoci, con coraggio: “Quanto vale Dio per me? Che posto e che valore occupa nella mia vita?”. Solo così potremo scoprire se siamo davvero capaci di stare sotto la croce, se preferiamo guardare tutto da lontano o se scegliamo di sostituire il Vangelo con il migliore offerente.
don Claudio
Questa settimana parliamo di….

Pellegrini di speranza.
Giovedì 27 marzo 2025 il Gruppo Terza Età e il Gruppo del SEA (Servizio Emergenza Anziani) un bel Gruppo di quasi 50 persone ci siamo recati in pellegrinaggio al Santuario della Madonna dei Fiori a Bra, uno dei Santuari che il nostro Arcivescovo Roberto ha disposto che siano da considerarsi Chiese Giubilari per i sacri pellegrinaggi e per le pie visite fuori dal territorio della città di Torino.
In una bella giornata di sole ci siamo recati al Santuario per invocare la Madonna dei Fiori che appare per difendere la dignità di ogni donna e curare la vita nascente in seguito al miracolo avvenuto il 29 dicembre 1336
Abbiamo partecipato alla Santa Messa Giubilare celebrata da don Adolfo Ferrero, già vice parroco per alcuni anni nella nostra Parrocchia, al suo ritorno come missionario Fidei Donum dal Kenya. La Messa animata da canti e dalle intense parole del Celebrante sul valore della speranza, le opere di misericordia e penitenza, l’indulgenza giubilare.
Dopo pranzo ci siamo recati al Museo della Magia a Cherasco – accolti e accompagnati nella visita da don Silvio Mantelli (alias Mago Sales) un arzillo sacerdote salesiano di 81 anni che si definisce “prete per vocazione e mago per passione”.
La sua magia più grande è il suo cuore di bambino che lo porta a vivere la propria vita a favore dell’infanzia. Dopo aver portato gioia e allegria a migliaia di bambini in giro per il mondo in zone disagiate ha creato a Cherasco uno dei più grandi musei della magia a livello europeo e continua ogni giorno nella sua opera di far sorridere ed incantare grandi e piccini.



Quaresima di Fraternità 2025 – Missione di Goma (Congo)
Paese in guerra e sempre soffrono i più poveri. Le opere salesiane operanti in città da diverse settimane, a causa dell’invasione dei ribelli del Movimento M23, sono chiamate ad ospitare 34.000 (trentaquattromila…) persone scappate da morte e distruzione. C’è necessità di tutto!
Possibile donare attraverso:
- apposite buste
- oppure tramite bonifico bancario sul conto corrente:
- Parrocchia Santi Pietro e Paolo Apostoli
- IBAN: IT92 A030 6909 6061 0000 0115570
- Causale: Quaresima di Fraternità 2025
- oppure tramite Satispay, https://web.satispay.com/download/qrcode/S6Y-SVN–8258308B-3FD3-4AD8-B0E0-025C8BEEB246?locale=it