Una Storia
Il sogno di don Bosco continua
Sin dalla fondazione dell’Oratorio san Luigi e dell’Istituto san Giovanni Evangelista, i Salesiani hanno continuato ad essere attivi ed attenti alle necessità dei giovani del quartiere San Salvario e a rinnovare le proprie strutture e le proprie attività, sempre attenti a saper cogliere i segni dei tempi.
Tra il 1964 e il 1965 l’allora direttore dell’oratorio, don Giuseppe Rinaldi, rinnova totalmente gli edifici. Nel frattempo l’ospizio annesso alla chiesa era stato trasformato in scuola elementare e media, l’Istituto San Giovanni Evangelista. Nel 1995 l’Istituto viene ristrutturato e trasformato in collegio universitario.
Nel 2000 l’Oratorio San Luigi viene nuovamente ristrutturato e nel 2001 viene creata, all’ultimo piano, la comunità di accoglienza per Minori Stranieri non Accompagnati. L’oratorio inoltre, con il progetto Educativa di Strada, decide di uscire dalla sua sede, per recarsi lungo le strade di San Salvario, del Valentino (Spazio Anch’ io) e dei Murazzi.
Dal 2012 il progetto educativo si allarga
Da settembre 2012, aderendo ad una richiesta dell’Arcivescovo di Torino, la comunità salesiana ha accettato la responsabilità della Parrocchia dei SS Apostoli Pietro e Paolo: il direttore dell’oratorio salesiano San Luigi, don Mauro Mergola, ha ricevuto l’incarico di parroco della Parrocchia Santi Pietro e Paolo Apostoli, unendo due poli significativi per il quartiere, a cui si propone un unico progetto educativo, pur mantenendo le specificità di ogni realtà.
Dal mese di dicembre 2016, don Mauro Mergola ha anche assunto il ruolo di amministratore parrocchiale della parrocchia Sacro Cuore di Maria, in via Morgari, consolidando ulteriormente il legame dei Salesiani, sull’esempio di don Bosco, con il quartiere di San Salvario.
Con il cuore di don Bosco
“La Chiesa deve sempre dialogare con il territorio. Siamo salesiani, e quindi secondo la nostra tradizione e formazione, abbiamo una particolare sensibilità verso i ragazzi e i giovani, in modo particolare verso coloro che dalla vita hanno ricevuto di meno.
Tra le varie responsabilità che abbiamo, ci interessiamo, qui in San Salvario, dei giovani, dei giovani minori, degli stranieri non accompagnati, e cerchiamo di interessarci della loro formazione, affinché possano diventare cittadini del nostro territorio”.
Don Ángel Fernández Artime
(X successore di Don Bosco)