Una Storia
Mission
Come Salesiani desideriamo che tutti coloro che entrano in contatto con le nostre realtà trovino un luogo in cui si sentano accolti: ci rivolgiamo ai giovani, ma anche ad adulti e famiglie, provenienti dal mondo intero, affinché possano giungere in un luogo da poter chiamare “casa”, con persone di origini diverse che si fondono in un’unica comunità. L’educazione e l’istruzione dei giovani e dei ragazzi sono i nostri obiettivi fondamentali e per questo vogliamo creare luoghi educativi, dove sia possibile accrescere e coltivare la propria fede e la propria spiritualità, nel rispetto delle diverse confessioni religiose.
Vision
Don Bosco è stato un sognatore, ed ha contribuito a far sognare un futuro migliore a migliaia di giovani a Torino e in tutto il mondo. Seguendo il suo esempio, con le parole e la testimonianza di vita, cerchiamo i giovani più fragili, per amarli e guidarli alla realizzazione della propria chiamata. Crediamo in un mondo in cui i ragazzi che hanno ricevuto meno degli altri possano avere le stesse opportunità, sognando per loro orizzonti di vita grandi e felici.
I nostri valori
Il sistema preventivo
Il sistema preventivo, ideato da don Bosco, è l’ispirazione e il fondamento del vivere e dell’attuare la missione educativa salesiana. La “prevenzione” è l’arte di educare in positivo, che svolge due funzioni: sottrarre ai pericoli e promuovere prospettive di vita positive. Da un lato, Don Bosco vuole sottrarre i giovani dalla influenze negative, dall’altro cerca di offrire loro alternative positive, per indirizzarli verso il Bene. Per fare questo, egli elabora la formula “ragione, religione e amorevolezza“, al fine di ispirare un progetto educativo di promozione integrale della persona.
Ragione
Secondo don Bosco, le proposte fatte ai giovani devono essere “ragionevoli”, cioè misurate su ciò che essi realmente riescono a fare, e proporzionate alle loro possibilità e alla loro crescita. Occorre camminare, con pazienza, accanto ai giovani, ed essere in grado di illustrare e giustificare perché certi comportamenti vengono richiesti, per far sì che i giovani stessi siano in grado di comprendere la ragionevolezza della proposta educativa che viene loro fatta.
Religione
Se alla base dell’approccio educativo non vi è la fede cristiana come fondamento, il sistema preventivo proposto da don Bosco non può veramente riuscire. La passione educativa, che ispira il suo operato e quello dei salesiani, è illuminata dalla fede, e dal desiderio di sviluppare il senso di Dio insito in ogni persona; per don Bosco l’amore cordiale e ragionevole è alimentato da una radice profonda, quella in Dio: il suo è un dono incondizionato di sé ai giovani in risposta ad una chiamata ricevuta da Dio.
Amorevolezza
Essere amorevoli significa voler bene: ma, come diceva don Bosco, non è sufficiente amare i giovani, ma occorre che in qualche modo essi ne facciano esperienza. La fiducia che si instaura con il giovane fa sì che l’educatore riceva un vero e proprio “mandato” a guidarlo nella sua crescita. Senza fiducia infatti non ci può essere educazione. A contatto con educatori che nutrono passione ed amorevolezza, i giovani infatti si sentono sollecitati ad esprimere la loro parte migliore.