La testimonianza: lo Spazio Anch’io della stagista Giulia al Parco del Valentino

Cosa vuol dire Don Bosco a San Salvario? Ecco le testimonianza di Giulia Cantiere, tirocinante a Spazio Anch’io, attività all’interno dell’Educativa di Strada dell’Oratorio salesiano San Luigi di Torino, che ha finito il suo percorso di tirocinio universitario e ha deciso di scrivere un piccolo resoconto su quello che ha potuto osservare in questi mesi in cui spiega cos’è l’Educativa di strada:

È il punto di partenza della rete dei servizi che da la possibilità  ai ragazzi di fare un primo  passo verso i servizi, è uno spazio non istituzionalizzato e di incontro naturale in cui gli operatori possono inserirsi senza creare disequilibrio ed essere percepiti come un forte punto di riferimento

È un modo per osservare ed interagire con i giovani camminando al loro passo, per conoscere e intercettare la presenza di numerosi ragazzi in un numero fortemente maggiore rispetto a quelli che si incontrerebbero se dovessero essere loro a presentarsi in un servizio. Spazio anch’io è un luogo in cui si possono osservare le dinamiche di socializzazione spontanea e poter intervenire in base ai bisogni emergenti, le forme di devianza e i problemi di integrazione.

È uno spazio meno strutturato in cui è possibile sperimentare ascolto, sostegno lavorativo, relazioni educative, rapporto tra pari, incontro diretto e di integrazione con gli abitanti del territorio, culture differenti e valori, idee e sogni diversi dai propri.

È un luogo in cui sperimentare gratuitamente la lingua, il gioco, lo sport, attività di prevenzione, laboratori e corsi di formazione, risorsa alternativa al penale e alla devianza, risorsa formativa per i volontari, ma soprattutto un’esperienza formativa per ogni essere umano.

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Oratorio Estivo a San Salvario: segui l’Estate Anch’io 2018 settimana per settimana

All’Oratorio Estivo Salesiano si parte con Estate anch’io, all’interno dello Spazio Anch’io – Educativa di Strada – dell’Oratorio San Luigi di Torino, aperto dall’11 giugno al 27 luglio, con attività ogni giorno diverse che si svolgono dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 19, al parco del Valentino (tra via Medaglie D’oro e via Carlo Ceppi) e comprendono:

  • scuola di italiano
  • tornei calcio e pallavolo
  • street art
  • lab music
  • uscite

 

Spiega Giulia, educatrice del servizio di Spazio Anch’io:

Tutti i giorni dalle 16:30 fino alle 19:00 lo Spazio comprenderà attività diverse: dal lunedì al venerdì è confermato il corso di italiano che si terrà dalle 15:30 alle 16:30. Il lunedì si comincia con le attività di laboratorio più musicali in cui metteremo la musica con il camper e i ragazzi avranno degli strumenti musicali a disposizione da poter utilizzare. Si continua con il laboratorio di fotografia, il martedì e il mercoledì faremo invece i tornei sportivi di calcio, di pallavolo, ping pong, calciobalilla, e tanto altro ancora.

Al giovedì faremo le gite fuori porta – ogni giovedì una gita diversa – con l’obiettivo di uscire per guardarsi intorno a scoprire insieme Torino, condividendo anche dei momenti di merenda, tutti insieme. Al venerdì invece ci saranno laboratori artigianali: verrà un signore volontario che fa il tappezziere ad insegnare ai ragazzi a cucire e quindi insieme si faranno dei lavoretti come il confezionamento di borsette o portafogli, insomma suppellettili, il tutto utilizzando il cucito. Essendoci infine i mondiali di calcio, ci sarà l’opportunità di vedere alcune partite con cena condivisa.

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All’Oratorio Santi Pietro e Paolo è festa di fine anno per la sportiva Auxilium di Torino

Venerdì 8 giugno, all’Oratorio Santi Pietro e Paolo in via Giacosa 8, nel quartiere di San Salvario, a Torino, si è svolta la festa di fine anno della società sportiva Auxilium San Luigi, con la cena condivisa e la premiazione dei gruppi sportivi presenti alla serata: la squadra di basket, il gruppo di Introduzione al calcio, i due gruppi di calcio Under 12, i tre gruppi di calcio Under 14, le categorie Allievi, Juniores, e il gruppo di volley.

Tra i ringraziamenti e i vari interventi che si sono alternati durante la serata, ha preso anche la parola Don Mauro Mergola, parroco della Chiesa Santi Pietro e Paolo, e presidente dell’A.S.D. Auxilium San Luigi, che così ha commentato:

Voglio rivolgere un grazie particolare a tutti coloro che volontariamente si sono messi a servizio dei 200 ragazzi che hanno scelto l’A.S.D. Auxilium San Luigi per fare sport. Sono 25 gli adulti che oltre il loro lavoro, il loro impegno di famiglia hanno dedicato tempo per i ragazzi con l’animo di chi desidera vedere i ragazzi crescere con piedi buoni, se giocano a calcio, o mani buone se fanno pallavolo o basket, collegando insieme testa e cuore. La testa per l’intelligenza impegnata anche nello studio e un cuore capace di costruire relazioni. Su quest’ultimo aspetto pongo l’attenzione.

L’altro aspetto su cui vogliamo puntare è lo stare insieme. L’esperienza dell’A.S.D. Auxilium San Luigi è un’esperienza di oratorio e soprattutto di comunità, affinché tutte le squadre si sentano parte di una realtà comune. Il terzo elemento da evidenziare è: corresponsabilità. In Oratorio non si vende un servizio ma si propone un progetto in cui ciascuno mette a disposizione, le proprie competenze e la propria disponibilità per il bene di tutti, affinché i ragazzi si accorgano che tra salesiani, educatori, allenatori, famiglie c’è un’alleanza educativa, perché la vera squadra è, appunto, la comunità.

Presente alla premiazione anche Andrea Bertolino, direttore sportivo dell’A.S.D. Auxilium San Luigi che riferendosi alla società, si dice molto soddisfatto per le performance delle squadre, e sopratutto per la crescita in numeri e opportunità della società dal 2011, anno di nascita, ad oggi:

L’Auxilium è una realtà oramai molto consolidata qui a San Salvario: quando siamo partiti con questo progetto, nel 2011, eravamo solo 3 piccole squadre, adesso possiamo vantare 12 squadre in tutto, poco più di 200 ragazzi, in una fascia d’età compresa tra i 6 anni e i 18 anni (i giocatori del basket quasi tutti maggiorenni) che vengono seguiti da una rosa di 23 allenatori. E oramai, lo dico con fierezza, i numeri sono questi già da alcuni anni.

I risultati sportivi non mancano, siamo andati persino a Roma a disputare le finali del torneo al CSI (Centro Sportivo Italiano), ma la soddisfazione maggiore è la possibilità che diamo a tutti questi ragazzi di poter praticare un’attività sportiva in ambienti sani. Soprattutto a quei ragazzi in difficoltà che per svariate ragioni non potrebbero permettersi economicamente di praticare uno sport, a cui provvediamo noi, a spese nostre e con gli aiuti delle altre famiglie, ad acquistare scarpe, maglie e l’attrezzatura necessaria.

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Blocco dei fondi regionali per l’Oratorio: a La Voce e Il Tempo parla Don Mauro Mergola: “Così si nega l’inclusione per i più disagiati”

Sul quasi azzeramento del fondo regionale per gli Oratori è intervenuto Don Mauro Mergola, salesiano che gestisce la missione oratoriana nel quartiere multietnico di San Salvario, che al settimanale La Voce e Il Tempo ha spiegato quanto sia difficile, con i fondi regionali bloccati all’anno 2014-2015, operare nei quartieri di periferia segnati dall’emergenza e farsi carico delle fatiche di tanti nuclei familiari che non possono persino permettersi di pagare la quota di iscrizione all’oratorio estivo, che è un’occasione per avvicinare le famiglie in difficoltà e iniziare con loro un percorso di sostegno e accompagnamento.

LA VOCE E IL TEMPO, edizione del 7 Giugno 2018. Articolo a cura di Stefano DI LULLO

Quasi azzerato il fondo regionale per gli Oratori

Risorse al lumicino –  La legge prometteva 1 milione di euro, invece nel 2017 ne sono stati stanziati 333 mila e non sono stati ancora erogati. Per il 2018 tutto tace. E gli Oratori Estivi per farsi carico delle famiglie in difficoltà economiche che non possono pagare le quote di iscrizione si affidano alle collette di solidarietà. Parlano i preti di periferia

Proprio nei giorni in cui si intensifica l’attività degli oratori, luoghi di frontiera e integrazione, che lungo tutto l’anno portano avanti progetti sociali in quartieri e comuni torna a far discutere l’odissea burocratica che ormai da anni coinvolge parrocchie, associazioni oratoriane, la Pastorale giovanile della diocesi e l’associazione Noi Torino in relazione all’erogazione dei fondi relativi alla legge regionale 26/2002 sugli oratori.

Nelle casse degli oratori non arriva un centesimo dalla Regione da tempo. I contributi sono bloccati dall’anno pastorale 2014-2015. Gli ultimi fondi versati riguardano, infatti, il saldo dei progetti relativi al 2014-2015.

La legge, dopo uno stallo, è stata rifinanziata per l’anno 2016-2017 con uno stanziamento di  «quattro dodicesimi», ovvero un terzo dei contributi erogati in passato che ammontavano a poco più di un milione di euro. Si tratta nello specifico di 333 mila euro che dovranno essere suddivisi fra le diverse confessioni ed enti di culto che portano avanti attività di oratorio in tutto il Piemonte. «Si tratta di briciole», sottolinea don Luca Ramello, direttore della Pastorale giovanile diocesana, «che rischiano di essere ulteriormente frammentate e dispersi fra i vari progetti, considerando anche le capziose procedure burocratiche per la presentazione dei bandi».

Ed ecco che la Pastorale giovanile regionale e la Noi Torino hanno stabilito di investire la cifra su progetti diocesani. Per l’anno pastorale 2017-2018 la presentazione dei progetti è di nuovo bloccata.

Anche l’Arcivescovo Nosiglia nelle scorse settimane è intervenuto scrivendo al presidente della Regione Sergio Chiamparino e all’assessore alle Politiche sociali Augusto Ferrari. Dal Palazzo della Regione è stata sempre manifestata disponibilità al dialogo, ma non è arrivata alcune risposta, solo ulteriori promesse e rinvii. Tutto tace. In sostanza, come informano dalla Regione, lo stanziamento dei fondi dipende dall’assestamento di bilancio.

«Si tratta di fatto di una legge vuota», sottolinea don Stefano Votta, presidente della Noi Torino, «che ormai esiste solo sulla carta (e sulle promesse), ma di cui gli oratori e le diocesi non possono far conto per strutturare le diverse attività sociali sul territorio».

 

 Oratori estivi mobilitati per chi fatica

Con il termine delle lezioni scolastiche diventa sempre più imponente ed essenziale l’impegno di circa 200 oratori mobilitati in tutta la diocesi torinese nei mesi estivi con migliaia di educatori, animatori e volontari, giovani e adulti per settimane all’insegna della crescita e della condivisione con lo stile educativo dell’oratorio. Soprattutto sono le parrocchie a farsi carico delle fatiche di tanti nuclei familiari che non possono permettersi di pagare la quota di iscrizione, una cifra contenuta rispetto ai centri estivi comunali che gli oratori chiedono per la copertura parziale delle spese organizzative.

Ed ecco la gara di solidarietà per recuperare fondi in modo da non lasciare nessuno per strada ed offrire a tutti, in particolare nei quartieri di periferia segnati dall’emergenza, l’opportunità di crescita anche in vista di scelte per il proprio futuro. Non si tratta solo delle ordinari attività aggregative: gli oratori aprono anche alla sera e nei week-end per giovani e famiglie che non frequentano le parrocchie, numerosi i progetti che favoriscono l’inclusione dei disabili, dei migranti, dei ragazzi svantaggiati.

San Salvario 

Nel quartiere multietnico gli oratori Santi Pietro e Paolo e San Luigi affidati ai Salesiani organizzano 9 settimane di estate ragazzi con circa 250 iscritti. Don Mergola in merito ai contributi erogati dall’Ufficio Pio auspica l’istituzione di un Tavolo di confronto in cui possano sedere anche i centri estivi che offrono il servizio, che aggiunge:

Dobbiamo reperire oltre 4.000 euro per le famiglie in difficoltà, abbiamo dunque da un parte avviato il progetto solidale ‘Adotta un bambino per l’estate’, dall’altra chiediamo alle famiglie di contribuire al progetto estivo con un proprio servizio in base alle proprie competenze (decoratore, pulizie …). L’iscrizione all’oratorio estivo diventa occasione per avvicinare le famiglie in difficoltà e iniziare con loro un percorso di sostegno e accompagnamento.

LA STAMPA, edizione del 9 Giugno 2018. Articolo a cura di Maria Teresa MARTINENGO

LA VOCE E IL TEMPO, edizione del 25 Giugno 2018. Articolo a cura di Stefano DI LULLO

 

Un quarto posto “oltre le attese” per l’Auxilium San Luigi nel campionato di calcio a undici

Risultati oltre le attese per i giocatori della squadra di calcio a 11 – Categoria Juniores -dell’A.S.D. Auxilium San Luigi che chiudono la stagione in positivo. In campo i ragazzi hanno dato il meglio di loro stessi costruendo, partita dopo partita, un ottimo gioco di squadra che ha permesso di portare a casa un meritato quarto posto in campionato, su una rosa di dodici squadre.

Un andamento in positivo con risultati oltre le attese, confermato anche da Francesco, uno degli allenatori, che così ha commentato:

È stato un grande gruppo unito e propositivo, era la prima volta che giochiamo nel campionato di calcio a 11, e i risultati non si sono fatti attendere.  Nonostante nella seconda parte del campionato sia addirittura venuto a mancare il sostegno della società, abbiamo giocato un ottimo campionato. Confidiamo ancora nella forza e nella grinta dei nostri giovani, perché è da lì che ri-partiremo per costruire la squadra della prossima stagione.

 

In piedi da sinistra a destra: Iacolare -Diallo-Brignolo-Fusco-Massari-Caviasso-Beccari-Grimaldi-Hysmeta-Marchese-Dioumade.
Accosciati da sinistra a destra: Garsia-Havari-Gaveglio-Cocco-Massa-D’Agruma-Fasano-Bala.
Non presenti: Scavino-Bosticco-Battisti.

Allenatori: Francesco Esiliato

Il Gruppo anziani del SS. Pietro e Paolo va in vacanza. Il Parroco: “annata positiva, arrivederci a settembre!”

Giovedì 7 giugno 2018 si è conclusa l’attività del gruppo anziani della Parrocchia Santi Pietro e Paolo. La giornata è cominciata con la Santa Messa di ringraziamento e il sacramento dell’unzione agli infermi per gli anziani e gli ammalati, a cui è seguito il pranzo al ristorante “Il Parin” di via Ormea, in San Salvario. Don Mauro Mergola che ha accompagnato il Gruppo Anziani nel percorso annuale di fede così commenta:

È stato un anno pieno di soddisfazioni e ricco di attività. Mi sento di fare un ringraziamento speciale alle animatrici del gruppo Giuseppina, Andreina e Loredana. Durante l’estate il cammino degli anziani continuerà in Parrocchia con i momenti di preghiera. Mi auguro che si continui a segnalare la presenza di ammalati, allettati o anziani soli e impossibilitati a frequentare la chiesa affinché noi sacerdoti possiamo recarci da loro, assicurando i sacramenti.

Le attività riprenderanno da settembre, ogni giovedì dalla 15 alle 17 con i consueti momenti culturali, ricreativi e le uscite fuori porta proposte dalla Circoscrizione per la terza età.

Un Auxilium da “eccellenza” nel campionato di pallacanestro del CSI Torino

Per la squadra di pallacanestro dell’A.S.D. Auxilium San Luigi la stagione 2017/2018 ha rappresentato la prima volta nel campionato di eccellenza del CSI (Centro Sportivo Italiano) Torino, ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI, grazie al buon posizionamento in classifica ottenuto alla fine della passata stagione sportiva.  Diversi sono stati gli inserimenti nell’organico, i nuovi acquisti, e nonostante un periodo più lungo di assestamento del gruppo dovuto all’abbandono di alcuni importanti giocatori che non hanno più potuto giocare in squadra, il campionato è stato un crescendo sia a livello tattico sia a livello tecnico, partita dopo partita.

A confermare l’impresa ci pensa Simone Ingallinesi, giocatore della squadra che così commenta:

Il posizionamento nella parte bassa della classifica al termine della prima fase del campionato ci ha costretti ad affrontare il girone di retrocessione. Ma grazie alla buona concentrazione, agli allenamenti sempre intensi e ad una accresciuta voglia di vincere, abbiamo conservato il posto in eccellenza anche per la prossima stagione sportiva con due giornate di anticipo. Per cui possiamo affermare che il bilancio finale non può che essere considerato positivo.

Dal basso a sinistra: Valentin Nechita, Davide Einaudi, Guglielmo Gomez Serito, Sebastiano Provvisiero, Simone Speranza, Simone Ingallinesi e nella fila superiore da sx Gabriele Einaudi, Federico Viarengo, Davide Berhé, Alessandro Balbo, Sebastiano Erba, Daniele Bianco, Luca Monaco, Matteo Travostino, Paolo Imperadori, Guglielmo Zanchetta.

Giocatori assenti (nella foto): Alessandro Berruto e Riccardo Pettenuzzo.

 

Stagione chiusa in positivo per i “gialli” under 14 dell’Auxilium San Luigi

La squadra di calcio under 14 dell’Auxilium San Luigi ha chiuso la stagione con un bilancio positivo, sotto molti punti di vista, da quello sportivo a quello umano. Ne è convinto Mariano, uno degli allenatori, che in proposito ha dichiarato:

Come società sportiva abbiamo fatto passi da gigante, non solo dal punto di vista sportivo: i nostri ragazzi, al loro terzo anno con la società, hanno trascorso parte del tempo ad allenarsi e ciò ha permesso di consolidare il legame di amicizia e fraternità tra di loro. Ciò ha permesso di raggiungere ottimi risultati nelle gare, e anche quest’anno abbiamo partecipato alla Junior Tim Cup, arrivando terzi nel girone, mentre all’Oratorio Cup abbiamo fatto un’ottima performance: peccato aver raggiunto solo il quarto posto. Sono sicuro che il prossimo anno daremo il meglio di noi stessi. E forza Auxilium!

 

I giocatori: Trinchero Alberto, Battiato Marco, Dakri Ilias, Romano Alessandro, Macello Alessandro, Argoub Sami, Aloisio Stefano, Guia Victor, Frola Francesco, Olarescu Costantino, Taruchi Federico, Radu Adrian, Simon Tiberiu, Blangino Luca, Coletti Pietro, Demartini Samuele, Stella Simva

Allenatori: Mariano Azzaro, Iacopo Murenu

Al San Luigi Giorgio Carlino per l’8xmille: “Un gesto d’amore, semplice come una firma”

Per conto di Sovvenire – Servizio per la Promozione del Sostegno Economico alla Chiesa cattolica – è intervenuto, mercoledì 30 maggio, durante l’incontro “A.A.A. Cercasi Famiglie Adottanti” svoltosi nei locali dell’Oratorio San Lugi di Torino, Giorgio Carlino, diacono permanente della Diocesi di Torino, che ha introdotto ai presenti il funzionamento dell’8xmille alla Chiesa cattolica con cui ogni anno si dà, a milioni di persone in difficoltà, la possibilità di ritrovare la speranza.

Dal 1989 rappresentiamo quella parte della C.E.I. che realizza iniziative per informare e sensibilizzare sull’8xmille i cittadini italiani. Ogni anno hai la possibilità di far destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica. La firma per l’8xmille è molto più di una firma. È innanzitutto una scelta, la tua, di destinare una quota del gettito complessivo dell’Irpef alla Chiesa cattolica, allo Stato italiano o ad altre confessioni religiose, senza nessuna tassa in più, semplicemente esprimendo la possibilità di sostenere chi si vuole. Perché destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica? Per dare speranza a milioni di persone e sostenere i più deboli, vicino a te o nei paesi più poveri del mondo. È un piccolo gesto d’amore, semplice come una firma.

Guarda l’intervento di Giorgio Carlino per l’8xmille:

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Il Reportage: “Una vita a misura di minore” grazie all’accoglienza al San Luigi di Torino

Minori stranieri non accompagnati e giovani adulti in Italia: le storie, i numeri, l’accoglienza, perchè sono partiti e quello che hanno vissuto in viaggio. Su questo e altro cerca di rispondere il giornalista Giovanni Godio con il reportage “Una vita in minore” pubblicato, giovedì 31 maggio 2018, sulla rivista “Dimensioni Nuove”, edita dalla casa editrice salesiana Elledici, di cui pubblichiamo di seguito un breve stralcio:

I ragazzi ospiti della comunità per minori stranieri non accompagnati (sigla social-burocratese MSNA) dell’Oratorio San Luigi oggi sono 15 e sono arrivati sotto le Alpi, oltre che da Somalia ed Egitto, dal Marocco, dal Senegal, dall’Albania, dalla Costa d’Avorio e dal lontano Pakistan. «Insomma, una succursale del Palazzo di Vetro dell’ONU», scherza don Mauro Mergola, salesiano, direttore del San Luigi, parroco della vicina parrocchia dei SS. Pietro e Paolo nonché affidatario di questi ragazzi.

Missione fiducia

La comunità è stata aperta su richiesta dell’ufficio Minori stranieri del Comune, oggi fa parte della rete dei progetti del Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati (lo SPRAR). E, in collaborazione con i centri di formazione professionale e con quelli per l’istruzione-formazione di giovani e adulti (i CPT), ma anche grazie al valore aggiunto delle attività dell’oratorio che la ospita, di certo non si accontenta di offrire un pranzo, una cena e un letto.

«Lavoriamo per accompagnare questi ragazzi verso l’autonomia, non solo lavorativa, in un cammino di integrazione che li aiuti a capire che non tutto gli è dovuto ma, soprattutto, che li aiuti a sentirsi veramente accolti e stimati, nello stile di don Bosco – spiega don Mauro – . Sono partiti sentendosi adulti, hanno superato mille traversie, poi qui in Italia sono stati accolti come ragazzini. In realtà sono adolescenti, in fondo come tutti gli altri. Sono arrivati con la loro cultura e senza genitori, hanno incontrato il nostro Paese “ricco”, con le sue luci e le sue contraddizioni.

E intanto sulle loro spalle pesa, in un modo o nell’altro, il debito di chi in patria ha investito per il loro viaggio: a volte le famiglie si aspettano subito delle rimesse, a volte quando i ragazzi iniziano a guadagnare qualcosa si sentono in dovere di spedire tutto laggiù, anche se qui non è certo facile mantenersi… Però qui, fin dall’inizio, la cosa più difficile per loro è conquistarsi fiducia. E trovare qualcuno di cui fidarsi: noi, le istituzioni, oppure lo “zio” o i connazionali che magari ti dicono “non farti incastrare in comunità”, o “prendi solo quello che ti serve”?».

Il progetto di Housing Sociale

Nella parrocchia di don Mergola (ci troviamo nel “quartiere multietnico” di San Salvario) è partito nello scorso autunno il cantiere per una residenza di co-housing , cioè con spazi privati e comuni. Per periodi di 18 mesi accoglierà 14 giovani, fra cui alcuni neo-diciottenni del centro di accoglienza del San Luigi, proprio per accompagnarli meglio verso l’autonomia e il lavoro nel difficile giro di boa della maggiore età. Gli altri ospiti, in un mix pensato per creare scambio e relazione fra diverse situazioni di vita, saranno studenti universitari fuori sede, italiani e immigrati. I lavori per la “San Salvario house”, frutto della collaborazione fra Salesiani, Diocesi e Comune (con il finanziamento della Compagnia di San Paolo), termineranno entro questo mese di maggio.

«Ai ragazzi – ha sottolineato don Mauro – chiederemo di aderire a un progetto educativo in cui si impegnano a versare una quota mensile, a condividere spazi e attività, a raggiungere i loro obiettivi di studio e di lavoro, ma anche a fare un po’ di volontariato nei servizi della nostra comunità».

Leggi il reportage integrale: