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San Luigi: “A Torino Nessuno è Straniero” – Labs To Learn e Migrazioni di Parole

I ragazzi del San Luigi hanno pubblicato il video della canzone “A Torino Nessuno è Straniero”, frutto del progetto “Migrazioni di Parole” e inserito all’interno del più grande “Labs To Learn, che racconta come in un quartiere multietnico i giovani possano vivere esperienze concrete di crescita umana e sociale attraverso l’arte. Di seguito la notizia riportata dal sito di Labs To Learn.
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È finalmente online il video della canzone “A Torino Nessuno è Straniero”. Con musica e testo del salesiano Giorgio Ramundo, racconta come in un quartiere multietnico i giovani possano vivere esperienze concrete di crescita umana e sociale attraverso l’arte.
Il punto di partenza è l’accoglienza di ogni persona umana indifferentemente dall’età, dalla provenienza o dal suo previssuto. Si passa poi all’integrazione attraverso l’incontro culturale, lo scambio di racconti di storia vissuta, la risoluzione anche di qualche piccolo conflitto relazionale, per approdare finalmente all’inclusione, la fase più bella e creativa in cui si condividono e insieme si realizzano i sogni.
I ragazzi dell’Educativa di Strada, di Estate Ragazzi, di Estate Giovani e i minori stranieri di due comunità sono stati coinvolti dagli animatori e dagli educatori in più laboratori artistici: il writing che ha permesso la realizzazione del progetto “Migrazioni di Parole” si è svolto all’interno del parco del Valentino, sede storica dell’educativa di strada degli oratori di San Salvario. Il video editing, il musical lab e il digital lab all’interno del progetto “Labs To Learn”, grazie al quale i ragazzi hanno potuto suonare, filmare  incidere, cantare e montare il brano.

Un testo che i ragazzi sentono loro perché parla di loro. Una canzone orecchiabile che è diventata la colonna sonora di un’estate vissuta semplicemente insieme.  Girando per il quartiere di San Salvario, anche se ormai l’estate sta finendo, i ragazzi passeggiano e giocano insieme indossando fieri la maglietta con un’impronta digitale, il volto di don bosco e la scritta: “A Torino Nessuno è Straniero”!

Progetto “Migrazioni di Parole”: Work in progress!

È ufficialmente iniziato il progetto “Migrazioni di Parole” al Parco del Valentino presso Spazio Anch’io, il quartier generale degli educatori di strada di San Salvario.

I ragazzi dell’Educativa di strada, gli ospiti dell’Accoglienza comunitaria per minori stranieri non accompagnati, insieme ai giovani degli Oratori don Bosco San Salvario danno colore ma soprattutto voce ai “funghi” che si trovano sul campo sintetico del parco: sono frasi celebri e significative per la storia e per il futuro dei Salesiani a San Salvario.

I giovani, durante le attività di Oratorio Estivo, hanno voluto anche mettere in gioco le loro abilità, per gridare al quartiere una delle frasi a cui tengono di più:

Qui nessuno è straniero

In questo modo si è voluto trasformare un “fungo” in un palco edove i giovani si sono esibiti con la canzone omonima composta da Giorgio Ramundo, salesiano in formazione della comunità di San Salvario.

I ragazzi si vogliono prendere cura di quest’area che da tanti anni significa tanto per loro: persone amiche e affidabili con cui confrontarsi, luogo in cui incontrare amici, spazio per imparare l’italiano ma anche cercare un lavoro o un percorso di formazione.

Il progetto non è ancora terminato ma ecco alcune immagini in anteprima e vi aspettiamo dal vivo per raccontarvele!

Spazio Anch’IO… da quindici anni per San Salvario e per Torino

“Spazio Anch’Io”, è un intervento che dal 2007 si svolge al parco del Valentino, pensato e gestito dall’Oratorio Salesiano San Luigi e dai suoi educatori e operatori del sociale. Il piano, finanziato dalla Compagnia di San Paolo, dalla Fondazione CRT, dalla Circoscrizione VIII e dal “Rotary Club Torino Dora” prende le forme di “un’educativa di strada che si è fermata” all’interno del famoso parco cittadino.

San Salvario: ritorna “Spazio Anch’io”

L’educativa di strada degli oratori salesiani a San Salvario ritorna a svolgere le sue attività a “Spazio anch’io”, all’interno del parco del Valentino tra via Carlo Ceppi e via Medaglie d’oro nel campo sintetico sopra al padiglione 5 di Torino Esposizioni.

Dopo quasi 15 anni di attività, “Spazio Anch’io” ha dovuto cambiare sede per la presenza del presidio sanitario, ma ora riparte. Per l’occasione si è voluto festeggiare questo importante momento in pieno spirito Salesiano con animazione, musica e sport per oltre 100 ragazzi pervenuti ed anche un importante momento di riflessione dal titolo “Educativa di Strada: una grande storia con tracce di futuro”.

Sono intervenuti Patrizia Gugliotti proget manager di NoMiS di Compagnia di San Paolo, Massimiliano Miano Presidente della Circoscrizione 8 e la Consigliera Regionale Monica Canalis; a moderare gli interventi Don Gian Marco Pernice.

Il primo intervento di Gugliotti ha riguardato la nascita e la storia del Programma NOmis che da un progetto rivolto principalmente a Minori non accompagnati per le strade di Torino, ha ampliato il suo range d’azione a Minori e giovani a rischio e in situazione di disagio. Una riflessione molto ben articolata sull’importanza che hanno i servizi di strada che facendosi prossimi ai giovani, in particolar modo i più fragili, incontrano le loro storie e affiancandosi ai loro vissuti possono offrire opportunità di crescita nell’ottica di ricostruire una giustizia sociale.

La stessa voglia di giustizia sociale rammenta Don Pernice, che animava la vita di un giovane prete di periferia della Torino della metà dell’800. Oggi si direbbe che Don Bosco andava a “fare territorio” per osservare, incontrare, donare un futuro ai giovani dell’epoca. Miano, Presidente di Circoscrizione, ha sottolineato tutto l’interesse che la circoscrizione prova nei confronti di questo progetto anche in ottica di un sostegno futuro, un’attenzione particolare testimoniata dalla grande determinazione che la circoscrizione ha messo nell’iter della riapertura dello spazio.

Monica Canalis ha evidenziato come durante la pandemia, il venir meno di attività come l’educativa di strada, in alcuni casi della scuola e di svariate altre realtà educative sui territori, abbia aumentato in alcuni giovani fobie, tentativi autolesionistici, ansia, disturbi psichiatrici importanti e anche episodi più gravi. Ora è necessario ritornare a lavorare con ancora più enfasi e forza perché quello che si è perso venga recuperato.

Vincenzo Camarda, Presidente della Commissione Sanità e Servizi Sociali, che per motivi istituzionali ha dovuto rinunciare all’ultimo, ha fatto arrivare i suoi saluti sottolineando quanto attività educative come questa possano essere una presenza preventiva sui territori di tutta la città da promuovere e sponsorizzare.

I saluti di Don Leonardo Mancini, Ispettore dei Salesiani del Piemonte, e del Parroco Don Claudio Durando che è anche direttore dell’opera, hanno concluso una giornata particolarmente significativa, come particolarmente significative e sentite sono state le premiazioni dei tornei di street soccer in cui il premio più importante è stato quello del “fair play”.

Spazio Anch’io” ritorna ad essere il quartier generale di un’attività educativa molto articolata che si dirama su tutto il territorio di San Salvario. Da qui partono e qui convergono le storie di tanti giovani italiani e stranieri, storie difficili e dolorose ma anche in alcuni casi vere e proprie storie di rinascita. Sono di nuovo attivi in loco i servizi di sostegno allo studio dell’italiano per gli stranieri, lo sportello di consulenza per la compilazione dei documenti e la ricerca concreta di un lavoro e la possibilità di attivazione di tirocini formativi. Per quanto riguarda la parte più educativa che permette agli educatori di entrare in sintonia con i ragazzi e creare una relazione di fiducia, lo spazio sarà aperto tutti i pomeriggi con tornei di calcio, laboratori sportivi e laboratori artistici.

In particolar modo verrà attivato nel mese di luglio, con il patrocinio della circoscrizione 8 e il placet del tavolo tecnico-artistico arte urbana e Street Art, un progetto chiamato “migrazioni di parole” che realizzerà una vera e propria opera d’arte a cielo aperto formata da frasi sull’inclusione scelte dai ragazzi stessi insieme agli educatori.

Riapertura di “Spazio Anch’Io” e tavola rotonda: martedì 7 giugno al parco del Valentino

La realtà salesiana di San Salvario è lieta di annunciare che martedì 7 giugno, dalle ore 16.30 alle ore 19.00, si terrà la festa di riapertura di Spazio Anch’Io presso il parco del Valentino (viale Medaglie D’Oro, angolo viale Carlo Ceppi).

Durante l’evento si terrà inoltre una tavola rotonda dal titolo “Educativa di strada: una grande storia con tracce di futuro“. Sarà un’occasione per presentare le novità di progetti di educativa di strada dei salesiani in vista dell’estate.

Tra i partecipanti alla tavola rotonda, Massimiliano Miano, Presidente Circoscrizione 8; Vincenzo Camarda, Presidente della Commissione Sanità e Servizi Sociali, la IV Commissione permanente del Consiglio Comunale;
Patrizia Gugliotti, Project Manager del progetto NOMiS della Compagnia di San Paolo. A moderare l’incontro, don Gianmarco Pernice, Incaricato Oratorio del San Luigi e Responsabile dell’accoglienza comunitaria minori stranieri non accompagnati.

Di seguito la locandina dedicata.

Spazio Anch’Io è un’area situata nel parco del Valentino e gestita dall’Oratorio San Luigi e dai suoi educatori. Il progetto prende le forme di un’educativa di strada che si è fermata all’interno del parco del Valentino.

M’interesso di Te, terza edizione

E’ ricominciato ufficialmente il progetto M’Interesso di Te. Nella realtà non si è mai fermato perchè i giovani stranieri hanno continuato a contattarci per aiuto e sostegno.

Riportiamo l’articolo de La Voce e il Tempo che parla del progetto:

«M’INTERESSO DI TE» – È PARTITA LA TERZA FASE DEL PROGETTO NAZIONALE DEI SALESIANI CHE «AGGANCIA» E ACCOMPAGNA I RAGAZZI SOLI PRIVI DI PUNTI DI RIFERIMENTO ANCHE A CAUSA DELLE LIMITAZIONI DETTATE DALLA PANDEMIA

San Salvario, l’oratorio sulla strada «salva»
30 giovani migranti

A San Salvario l’oratorio sulla strada negli ultimi mesi ha «agganciato» e, quindi accompagnato, 30 ragazzi migranti neo maggiorenni «invisibili» che a causa delle limitazioni imposte dalla pandemia vagano per le vie della città, intorno alla stazione di Porta Nuova, spesso senza risposte dai servizi competenti. Si tratta del terzo anno del progetto nazionale «M’interesso di te», promosso dai Salesiani per il Sociale a Torino, Roma, Napoli e Catania.

Nel capoluogo piemontese il piano, finanziato da Intesa San Paolo e portato avanti dall’oratorio salesiano San Luigi di San Salvario in collaborazione con la cooperativa sociale Et, ripartito lo scorso novembre, permette di implementare le azioni di educativa di strada a vantaggio delle fasce giovanili particolarmente fragili.

«La chiave», sottolinea Giulia Balsamo, educatrice dell’oratorio San Luigi che segue il progetto, «è prima di tutto quella dell’accoglienza, che diventa fiducia, conoscenza reciproca e affidamento». L’accompagnamento offerto dagli animatori di «M’interesso di te» punta ad orientare i giovani verso i servizi educativi, sanitari e sociali presenti sul territorio, e, laddove possibile, a guidarli verso un inserimento lavorativo e un’autonomia abitativa. Alcuni ragazzi sono stati accolti a «San Salvario House», il Social Housing attivo dall’estate 2019 nella parrocchia Ss. Pietro e Paolo in via Saluzzo.

Le difficoltà dell’emergenza sanitaria non hanno fermato gli educatori che, con nuove modalità, hanno intensificato la presenza sulle strade per «intercettare» i giovani privi di punti di riferimento ed evitare che cadano nei circuiti della criminalità e dello sfruttamento. «L’ostacolo maggiore per questi ragazzi», prosegue l’educatrice, «è certamente quello della lingua: per esempio per loro è complicato comprendere le norme dei Dpcm, i concetti di ‘zona rossa’, ‘arancione’ e ‘gialla’. C’è quindi bisogno di mediazione anche sotto questo profilo. Cerchiamo quindi in primo luogo di indirizzare i giovani verso i corsi di italiano nei Cpia (Centri provinciali di istruzione degli adulti), siccome attualmente sono sospesi quelli portati avanti dal San Luigi, e poi accompagnarli per un pezzo della loro vita, affinché pian piano possano cominciare a viaggiare da soli».

Tra le storie positive delle precedenti annualità di «M’interesso di te» c’è quella di un ragazzo bengalese, come racconta l’educatrice, «che dopo lunghi anni di attesa, sconforto, delusione, coraggio, ma soprattutto di molte difficoltà dettate dall’irregolarità della sua situazione, è riuscito, intraprendendo un percorso di accompagnamento con l’oratorio salesiano, a superare l’esame di terza media e ad ottenere il permesso di soggiorno, che gli ha consentito oggi di ottenere un contratto di lavoro in un locale in piazza Vittorio e poi a raggiungere un’autonoma sistemazione abitativa».

«Il progetto», evidenzia don Mario Fissore, incaricato dell’oratorio San Luigi, «prosegue un percorso triennale di un lavoro di accoglienza, di monitoraggio, di riflessione sulla strada fondamentale tanto più in una fase di pandemia dove l’emergenza e il disagio crescono. Per cui è importante un’attenzione mirata dell’oratorio su un fronte che rischia di essere trascurato in quanto le preoccupazioni delle istituzioni e della società in questo momento guardano altrove». «In particolare, prosegue don Fissore, «l’equipe educativa cerca di aiutare i ragazzi a pazientare per i tempi lunghi della burocrazia, monitorando le diverse espressioni del disagio, per cui si avvertono anche ‘fenomeni di ritorno’, come l’aumento dell’uso di droghe e sostanze stupefacenti».

L’attività di educativa di strada è stata implementata con la pandemia anche se da alcuni mesi la postazione «Spazio Anch’io» al Parco del Valentino (via Medaglie d’Oro) è chiusa per motivi di sicurezza legati alla presenza del Covid Hospital a Torino Esposizioni che la scorsa settimana ha sospeso al momento l’attività. «Abbiamo chiesto alla Regione risposte sulle tempistiche per la riapertura della postazione al Valentino», afferma don Fissore, «in quanto ‘Spazio Anch’io’ rappresenta un modello consolidato di prevenzione del disagio giovanile, un luogo di incontro fra generazioni, ma anche di alleanze virtuose con istituzioni e associazioni. Auspichiamo dunque che le attività possano riprendere se non lì in un altro luogo idoneo».

Anche il presidente della Circoscrizione 8, Davide Ricca, ha chiesto alla Regione di effettuare un sopralluogo per capire se le zone del parco sopra il Covid Hospital sono in sicurezza rispetto alla presenza della struttura sanitaria.

«In merito alla postazione dei Salesiani», prosegue Ricca, «è urgente avere delle tempistiche certe per far ripartire una presenza educativa strategica per il quartiere e la città». «Sulla proposta di destinare l’area per le vaccinazioni», prosegue il presidente della Circoscrizione 8, «bisogna capire se questo comporterà o meno la chiusura di un importante fetta di uno dei parchi principali della città dove quindi dovranno continuare, anche nei prossimi mesi, ad essere sospese attività già ferme da tempo».

Stefano DI LULLO